Le Commissioni riunite di Affari Esteri e Difesa proseguono oggi con l’esame della Legge quadro riguardo le missioni internazionali. Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha ricordato che l’Unione europea si è impegnata ad adoperarsi con ogni mezzo per evitare altre morti in mare, rafforzando la propria presenza nel Mediterraneo e dichiarando guerra di trafficanti di vite per prevenire i flussi migratori illegali. Per raggiungere questi obiettivi, l’Ue ha triplicato i fondi per Triton e si obbliga a: “contrastare il traffico dei migranti anche identificando, sequestrando e distruggendo le imbarcazioni prima che siano utilizzate dagli scafisti”. Inoltre, il Ministro aggiunge: “Su questo punto il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini ha ottenuto un mandato ad agire, ma è fondamentale una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per poter agire in un quadro normativo di certezza dal punto di vista legale”.
L’Italia sta lavorando con il consenso dei Paesi europei del Consiglio di sicurezza dell’Onu, Francia e Regno Unito, Spagna e Lituania, componenti non permanenti, e gli altri membri permanenti su “una risoluzione basata sul capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite“, che contempla le azioni rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni della pace e agli atti di aggressione. Il Ministro si dimostra ottimista riguardo la risoluzione della crisi umanitaria nel Mediterraneo, dichiara che la strada non è certo in discesa ma: “Spero che si arriverà ad un risultato nel corso della prossima settimana, o nei prossimi dieci giorni”.
