Genova, marito strangola la moglie: poi chiama i carabinieri

Tragedia questa sera a Genova, marito ha ucciso la moglie al culmine di una lite in famiglia all’interno di un appartamento della zona di Bolzaneto, in Valpolcevera. L’uomo di 60 anni ha poi chiamato i carabinieri ammettendo il gesto. I militari lo hanno fermato mentre vagava in strada.

Si tratta del secondo femminicidio riportato nella giornata di oggi. Questa mattina una donna di 32 anni è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento, uccisa con colpi d’arma da taglio. La procura ha disposto il fermo del figlio 15enne.

Stasera, un’altra donna è stata uccisa da una persona nella quale aveva fiducia: il marito l’avrebbe strangolata al culmine di una lite.

Genova, marito strangola la moglie al culmine di una lite: poi chiama i carabinieri

La donna sarebbe stata strangolata. Nella coppia da tempo c’erano frizioni e i due si stavano separando. Secondo gli investigatori anche in precedenza tra i due c’erano state liti. Dopo aver ucciso la moglie l’uomo ha girovagato per la Valpolcevera, poi ha chiamato i carabinieri.

I militari lo hanno fatto parlare al telefono a lungo per avere indicazioni da dove stesse chiamando. Quando è stato individuato il luogo è stato raggiunto da più pattuglie. L’uomo è stato trasferito a Forte San Giuliano, sede del comando provinciale dei carabinieri per essere interrogato. Marito e moglie, italiani, hanno entrambi 58 anni.

L’autore dell’omicidio aveva in passato denunciato la moglie per minacce. Mentre la donna non avrebbe mai presentato denunce per maltrattamenti verso il marito. Lo hanno ricostruito i carabinieri. L’uomo, Sebastiano Cannella, operaio nel settore del movimento terra, è in stato di fermo e sarà interrogato nella notte dal sostituto procuratore Federico Panichi. La vittima si chiamava Marzia Bettino. La coppia ha due figli che al momento dell’omicidio non erano nell’abitazione della famiglia, in via della Riviera nella frazione genovese di Trasta. Appena fermato dai carabinieri Cannella ha detto: “Non ce la facevo più”.