E’ crollato stamane, tra le ore 10-11 il viadotto del Ponte Morandi, a causa di un cedimento strutturale della costruzione, forse aggravato dai violenti nubifragi che hanno colpito nell’ultimo periodo la regione ligure e Genova.
Al momento sarebbero una ventina le vittime e ancora non accertati il numero dei feriti.
Il ponte del viadotto Morandi, sito sulla A10, tra i tratti autostradali più fecondi ai flussi della viabilità in Italia, ha subito un cedimento gravoso nel tratto che collega Genova verso via Filliak nell’area di Sanpierdarena e Cornigliano.
Al momento del crollo erano presenti vetture sia sopra che sotto la costruzione, creando uno scenario terribile tra macerie, auto e persone rimaste vittime della fatalità avvenuta.
Secondo le prime ricostruzioni degli uomini e dei mezzi intervenuti sul luogo, da parte della protezione civile e dei vigili del fuoco, i quali hanno dato il via alle prime operazioni di salvataggio, avvalendosi anche dell’aiuto dei mezzi della cinofili, onde riuscire a trarre in salvo qualcuno dalle macerie, la ceditura del ponte è dovuta ad un crollo strutturale.
Uno scenario agghiacciante, quello con cui i cittadini liguri hanno dovuto far i conti stamane 14 agosto.
La struttura, sorta negli anni 60′ era già in via di manutenzione da parte della società Autostrade per L’Italia, come ha ribadito attraverso un comunicato, ma ciò non è stato in grado di arginare il crollo verificatosi, che ha visto entrambe le carreggiate cedere e colpire in modo letale la cittadina genovese.
Un balzo di oltre cento metri è il volo del viadotto precipitato dalla A10, travolgendo non solo la viabilità e i caseggiati che erano presenti al dì sotto della costruzione, ma anche una parte del capannone dell’Amiu di Genova e ha sfiorato anche quelli della Ansaldo Energia, rischiando anche il disastro ambientale.
Al momento si è ancora al lavoro per liberare la zona, mentre il traffico ferroviario è stato bloccato dal Viminale.
Enorme lo sgomento dei cittadini, i quali inizialmente hanno creduto in un forte tuono, dato l’impatto acustico del crollo, a cui si aggiunge il terrore di coloro che improvvisamente hanno visto venir giù tonnellate di pietre e macerie.
La stessa area è stata chiusa al traffico ed al pubblico, mediante l’ evacuazione, in quanto i soccorsi hanno individuato possibili fughe di gas e ,pericolo ulteriore, anche di dispersione di energia elettrica.