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Genny Borriello, 35 anni di scrittura con la luce

Napoletano di nascita, classe 1967 e un’esperienza fotografica di tutto rispetto. Da giovane studente di economia, associa la passione per la fotografia che diventerà la sua principale professione. Gennaro Borriello, celebra i suoi 35 anni di carriera che tocca nel ’96 il photoreporting per un importante testata sportiva napoletana, fino ad arrivare ad importanti collaborazioni  nel mondo della moda con il Maestro coreografo Rosario Campese, mettendo il suo talento al servizio dell’alta moda, della comunicazione aziendale, spot pubblicitari e regia.

-Che cosa rappresenta la sua fotografia e cosa intende trasmettere?

<< Tutto nasce tantissimi anni fa da una valigia vecchia piena di foto. E da una macchina fotografica che apparteneva a mio padre, il quale aveva la fortuna di girare parecchio. E ogni volta che tornava a casa, si portava dietro tante foto stampate; all’epoca ovviamente non esisteva gli smartphone e toccare con mano, quelle foto che ritraevano persone, cose luoghi diversi, per me che ero  adolescente, è stato fantastico. Sono rimasto affascinato da questa magia, per cui ho cominciato anche io a scattare foto che immortalassero il mio micromondo. Tutto nasce dal desiderio di voler comunicare, dopodiché decisi che parallelamente agli studi di economia volevo seguire anche workshop di fotografia. Nacque in me il desiderio di voler raccontare le emozioni attraverso la macchina fotografica. Il mio percorso è stato abbastanza lungo, stasera celebro questi 35 anni un po’ come voler fare il punto della situazione. >>

-C’è un momento preciso in cui tu decidi di immortalare un volto invece di un altro, un luogo. Come avviene questa scelta?

  • << Scatto lì dove c’è emozione. Io vivo di emozioni : per cui ogni soggetto può essere prezioso se riesce a far scaturire un’emozione. Fotografare per me è una continua ricerca di continue emozioni, il voler catturare una sensazione precisa, poiché credo che la fotografia sia un po’ lo specchio della nostra anima : nella vita di tutti i giorni siamo abituati a nascondere le nostre emozioni, con le foto invece traspare tutto. In fotografia difficilmente si riesce a nascondere un dolore o una gioia. Ti congela nell’attimo.>>

-un vero e proprio strumento poetico…

<< Sicuramente. La fotografia attraverso la composizione di varie immagini può far emergere la poesia, come la pittura e altre arti. Oggi probabilmente con l’uso smodato dei cellulari e della pubblicazione continua di foto, si è perso un po’ quel valore sottile e poetico. E’ più un modo o una necessità di comunicare quotidianamente col mondo esterno. >>

-Cosa ne pensa lei, essendo un professionista, dell’uso indisciplinato e senza ordine della fotografia nella nostra società?

<<Bisognerebbe rieducare certamente, anche se ognuno poi sceglie personalmente il proprio modo di comunicare. Fotografare vuol dire innanzitutto scrivere con la luce e attraverso la luce noi scriviamo le nostre emozioni e cerchiamo di carpire quelle dell’altro. E sarebbe interessante che le nuove generazioni comprendessero il valore che si nasconde dietro uno scatto. Il fotogiornalismo, i reportage, tutti i fotografi che si trovano ad immortalare scene di guerra, bambini in sofferenza, sono per me individui coraggiosi, non solo perché testimoniano eventi fondamentali per l’informazione, ma perché rischiano la propria vita per amore del lavoro che stanno facendo >>

-Il fotografo quindi è un ricercatore di emozioni ma anche di verità?

<< Certamente, come affermava anche Bresson, è colui che coniuga l’occhio, il cuore all’attimo presente, davanti all’obiettivo >>

-Stasera ci sarà l’evento che celebra i suoi 35 anni di carriera, che messaggio vuol trasmettere?

<< Innanzitutto desidero di ringraziare di cuore, quanti in questi in anni hanno apprezzato la mia sensibilità, ho sentito l’esigenza di voler condividere con tutti la mia ricerca, non soltanto fotografica, ma anche umana. Sono molto grato a tutti quelli che in questi anni hanno scelto il mio lavoro per immortalare i momenti più importanti. E se ci fosse un messaggio sarebbe quello, di sottolineare l’importanza dell’amore, unico collante che rende la nostra vita preziosa e con uno scopo. In quanto a me, sarò sempre fino alla fine, alla ricerca dello scatto migliore ! >>

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ORE 20,30

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ISOLA G5