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venerdì, 22 Settembre 2023

Gaza, quarto giorno di guerra

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Elvira Puglisi
Elvira Puglisi
Nasce Elvira ma per tutti è Elvia: specializzata in Cinema al DAMS di Roma, coltiva instancabilmente le sue grandi passioni ovvero cinema, teatro e naturalmente la scrittura. Si diletta sul palco e pasticcia in cucina, scrive recensioni e articoli.

Crescono di ora in ora le tensioni in Medio Oriente e continua senza sosta l’offensiva israeliana e la carneficina sulla Striscia di Gaza. Il bollettino di guerra è costantemente in aggiornamento: durante la notte, in due differenti raid aerei israeliani, hanno perso la vita in tutto 6 palestinesi tra i quali una donna a Rafah, dove è stata colpita la casa di un militante della Jihad islamica, si registrano 5 morti e 15 feriti; in seguito ad un attacco sulla città di Gaza invece una persona di 33 anni è stata uccisa. Il dirigente di Hamas, Mahmud al-Zahar ha fatto sapere, sempre durante la notte, in un’intervista ad un’emittente di Gaza, che Hamas è pronta a combattere per mesi e che il fuoco potrà cessare solo qualora si rispettino le condizioni, ovvero la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti, in carcere dal mese scorso.

Da ieri mattina ad oggi si contano 200 razzi lanciati verso i centri abitati in Israele. In totale, dall’inizio delle ostilità, 550. Viceversa a Gaza sono stati colpiti solo nella giornata di ieri 210 obiettivi, per un totale di 1090 dall’inizio dell’operazione israeliana margine protettivo”, partita da Gerusalemme l’8 luglio scorso. Il bilancio provvisorio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza è di 100 morti: 23 persone il primo giorno, 38 il secondo e 19 ieri quelli accertati, ai quali con il passare delle ore si aggiungono nuovi cadaveri. Il numero dei feriti si stima intorno ai 670. Intanto a Tel Aviv un portavoce militare israeliano in un comunicato informa che Hamas nasconde razzi nelle scuole. In seguito all’attacco ad una base di addestramento militare approntata vicino ad una scuola a Gaza, il portavoce afferma di aver rinvenuto dei razzi all’interno dell’istituto ed un tunnel nelle vicinanze, che egli ritiene sia adibito per fini terroristici. Inoltre il ministro della difesa interna Aharonovitch afferma: “Ci stiamo preparando per l’opzione di una possibile incursione via terra”, dopo che ad Ashdod un razzo lanciato da Gaza ha colpito una stazione di benzina causando un ferito con lesioni gravi.

Verso le 10 di stamattina l’Ansa ha riferito di probabili nuove esplosioni e del suono delle sirene, fatto confermato poco più tardi dal sistema Iron Drome che ha intercettato 2/3 razzi nella zona di Yahud vicina al centro di Tel Aviv e ben 4 esplosioni. Dal canto suo Hamas ha affermato che i razzi lanciati verso Israele rappresentano il suo primo tentativo di “colpire l’aeroporto di Ben Gurion”. Obama fa sapere di essere pronto e disposto a facilitare la cessazione delle ostilità; il presidente Shimon Peres ribadisce che Israele “è pronto ad ogni scenario per proteggere i propri civili”, incalzato dall’ambasciatore israeliano all’Onu Ron Prosor, secondo cui “Israele non sosterrà un cessate il fuoco” poiché la sua “è un’azione di autodifesa”.

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