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Gallerie d’Italia di Napoli a Palazzo Stigliano

È nello splendido scenario di Palazzo Zevallos Stigliano di via Toledo a Napoli che in questo periodo, fino al 19 aprile 2020, sarà in esposizione un gruppo di oltre 120 opere risalenti ai secoli tra Seicento e Novecento appartenenti all’ambito del Meridione d’Italia. L’antica dimora nobiliare, infatti, trasformata nel corso degli anni prima in edificio per appartamenti e poi in una delle sedi Intesa San Paolo, è stata scelta per entrare a far parte del grande progetto di conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico “Gallerie d’Italia”. Tale progetto comprende inoltre le Gallerie d’Italia di Vicenza a Palazzo Leoni Montanari e le Gallerie d’Italia di Milano in piazza della Scala.

A cura di Fernando Mazzocca, la mostra comincia dalla Sala degli Stucchi con “Il Martirio di sant’Orsola” (1610), dipinto a Napoli da Caravaggio poco prima della sua morte, per proseguire nella Sala degli Amorini con gli artisti protagonisti del Seicento napoletano: dalla svolta naturalistica avviata dall’arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606 fino alla sontuosità della stagione barocca, in questa sezione troviamo il “San Giorgio” di Francesco Guarini, il “Sansone e Dalila” di Artemisia Gentileschi, il “Ratto di Elena” di Luca Giordano.

Presente anche il tema della natura morta, rappresentata dall’arte di Paolo Porpora, pioniere italiano di questa forma di espressione. Nella Sala degli Uccelli sono esposte opere pittoriche che raccontano l’evoluzione della rappresentazione di Napoli e della Campania tra Settecento e Ottocento, come i quadri dell’olandese Gaspar van Wittel considerato uno degli iniziatori del vedutismo moderno.

Nella Sala Pompeiana viene invece esposta la serie dei dipinti di figura, tra i quali il capolavoro “La Dama col ventaglio”  di Domenico Morelli. Non mancano importanti esempi della cosiddetta “pittura prospettica”, di grande successo in tutta Europa perchè risaltava i luoghi teatro di eventi storici, come i dipinti di Vincenzo Abbati Domenico Battaglia e Vincenzo Migliaro.

Conclude il percorso la Sala della Fedeltà, con le terrecotte, i bronzi e i disegni di Vincenzo Gemito, l’artista conosciuto come “’o scultore pazzo” perché affetto da gravi squilibri psichici.

Impossibile non citare il capolavoro indiscusso della Collezione Gallerie d’Italia di Napoli: parliamo de “Il Martirio di sant’Orsola”, ultima opera di Caravaggio che ritrae il momento culminante dell’uccisione di Orsola, appena trafitta dal dardo scagliato dal re unno a cui si era negata. La conservazione del dipinto ha avuto molte difficoltà per essere stata spedita frettolosamente, ancora fresca di vernice al collezionista genovese Marco Antonio Doria che l’aveva commissionata.

Gallerie d’Italia di Napoli è in via Toledo 185.

Info: 800.454229

Sito: www.gallerieditalia.com