Fine maggio, Sicilia, precisamente il 26 e il 27 maggio, alcuni dei capi di Stato e di governo più importanti del mondo s’incontrano a Taormina per il vertice del G7. Ma cos’è il G7?
Il G7 è un forum politico costituito da sette governi: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada. La “G”, che accompagna l’attribuzione quantitativo-esplicativa, sta sia per “gruppo” che per “grandi”.
Questo che si terrà a fine maggio sarà il 43esimo vertice.
Il summit delle grandi economie industrializzate trova la propria genesi nel non molto lontano1975, anno in cui il presidente francese Valéry Giscard d’Estaing invitò i leader della Repubblica federale di Germania, del Regno Unito, dell’Italia, degli Stati Uniti e del Giappone a Rambouillet. L’obiettivo dell’incontro era quello di discutere della crisi economico-finanziaria successiva allo shock petrolifero del 1973-1974.
In origine, quindi, più che di G7 si poteva parlare di G6. Da qui l’idea di un incontro annuale tra le maggiori potenze industriali per coordinare le strategie politiche ed economiche si originò e sviluppò.
Solamente l’anno dopo si aggiunse il Canada trasformando propriamente il G6 in G7. A partire dal 1977 partecipò, come membro non enumerato, anche la Cee, antesignana dell’Ue.
Nel 1994, al vertice tenutosi presso Napoli, venne costituito il P8, dove “P” stava per “politici”, nel quale rientrarono le potenze del G7 più la Russia. Le riunioni di questo nuovo gruppo avrebbero dovuto essere svolte solamente alla conclusione dei vertici del G7, senonché nel 1997 Mosca partecipò anche ai lavori ufficiali del G7, che divenne prima G7+1 e, solamente l’anno successivo, G8.
Il primo vertice svoltosi sotto la presidenza russa si ebbe nel luglio del 2006 presso San Pietroburgo, mentre il secondo, programmato nel 2014 presso Sochi, fu spostato a Bruxelles e presieduto eccezionalmente dall’Ue. Ciò avvenne a causa dell’acuirsi della crisi in Crimea, grazie alla quale gli altri Paesi decisero di escludere Mosca dal tavolo.
Quello di Taormina, nonostante sia in corso un lavoro diplomatico per riportare la Russia al summit, sarà il quarto vertice senza la presenza di Mosca.