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G20, Biden: “Arriveremo a emissioni zero entro il 2050”

Uno dei temi portanti di questo G20 di Roma è stato il dibattito sul clima, causa per cui moltissimo si è spesa l’Italia, come ha dovuto riconoscere il presidente francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Roma:

“Ringrazio il Presidente Mattarella per le sue parole sul multilateralismo, il popolo romano per l’accoglienza e soprattutto il premier Mario Draghi per l’organizzazione. Penso veramente che questo G20 sia stato un successo per i risultati concreti» che ha portato. Sul clima, ha continuato il presidente francese, «poteva andare peggio, i segnali andavano in questa direzione. Adesso siamo in grado di fare della Cop26 un altro successo”.

Sulla stessa linea si è pronunciata anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: le conclusioni del G20 sul clima sono “un buon segnale”, mettendo in risalto il fatto che per la prima volta a seguito di alcuni anni le principali economie industrializzate del mondo e l’Unione Europea si sono impegnate a cooperare in merito agli Accordi di Parigi.

Al coro di giudizi positivi si unisce anche il presidente americano Joe Biden:

“Abbiamo avuto incontri molto seri e produttivi nei giorni scorsi e continueremo a Glasgow. Grazie all’Italia per il G20 e l’ospitalità, grazie a Draghi che ha fatto un grandissimo lavoro. Siamo delusi dall’assenza dei leader di Cina e Russia ma sono stati fatti dei progressi. Non passeremo alle energie rinnovabili dal giorno alla notte, intanto smetteremo di finanziare il carbone. Non è realistico smettere di usare benzina e gas all’improvviso, ma arriveremo ad emissioni zero entro il 2050”.

Perfino il primo ministro britannico Boris Johnson non può fare a meno di mostrarsi ottimista, ma con cautela:

“Io penso che le chance di successo siano di 6 contro 10, ma sarà molto difficile. Sono stati fatti progressi ragionevoli. Alcuni progressi sono stati fatti al G20, ma sono gocce in un oceano che si sta rapidamente riscaldando”.

Di fatto, al momento, l’Accordo di Parigi e la speranza derivante sono soltanto un pezzo diobbiamo e mere promesse, secondo Johnson.

Il presidente cinese Xi Jinping, durante il suo intervento in collegamento da Pechino, sempre relativamente al clima ha chiesto di compiere sforzi per mettere in atto in maniera efficace la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e l’Accordo di Parigi, enfatizzando sul sostegno al ruolo dell’Onu come canale principale ed intraprendere azioni più forti migliorando la cooperazione.

A margine del G20, Mario Draghi, ha incontrato il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Il colloquio si è concentrato sulla prospettiva della collaborazione bilaterale, rapporti tra Ue e Cina, e le principali questioni multilaterali e regionali, con particolare attenzione alla crisi in Afghanistan.

Recep Tayyip Erdogan ha messo in evidenza che le relazioni con il premier Mario Draghi sono positive, e ringraziato la presidenza italiana del G20:

“Vorrei ringraziarli personalmente per la loro gentile ospitalità nei confronti di mia moglie e della delegazione”

Non passa inosservato nemmeno il tweet del presidente del Consiglio europeo Charles Michel:

“Al G20 di Roma abbiamo confermato uno storico sostegno alla riforma della tassazione globale. Un passo importante verso un mondo più equo. Dobbiamo assicurare adesso che le nuove regole entrino in vigore a livello globale rapidamente”.

Nella dichiarazione finale adottata dal G20, è stata dedicata una parentesi di cruciale importanza sulla pandemia di Covid-19:

“Ha esacerbato le disuguaglianze nei nostri mercati del lavoro, colpendo in modo sproporzionato i lavoratori vulnerabili. In collaborazione con i partner sociali, adotteremo approcci politici incentrati sull’uomo per promuovere il dialogo sociale e garantire maggiore giustizia sociale, condizioni di lavoro sicure e salubri e un lavoro dignitoso per tutti, anche all’interno delle catene globali di approvvigionamento. Per ridurre le disuguaglianze, sradicare la povertà, sostenere le transizioni dei lavoratori e il reinserimento nei mercati del lavoro e per promuovere una crescita inclusiva e sostenibile rafforzeremo i nostri sistemi di protezione sociale”.