Grande la folla “di patrioti” che ha deciso di ascoltare il primo discorso di Marine Le Pen in seguito alla chiusura delle urne in Francia. Approdata al ballottaggio del 7 maggio, la candidata del Front National si è rivolta proprio al popolo che, votandola ha dimostrato di “sollevare la testa” e di voler guardare al futuro.
“Questo risultato è storico avrò una responsabilità immensa, difendere la nazione francese, difendere la sua unità. la sua sicurezza, la sua cultura, la sua prosperità e la sua indipendenza”, ha affermato Marine Le Pen, parlando anche di un “atto di orgoglio” dei francesi che potranno assistere, “finalmente”, al grande dibattito politico da cui il sistema ha cercato “in tutti i modi” di escludere la leader del Front National, come da lei stessa sostenuto.
La sfida per Marine Le Pen adesso riguarda “la globalizzazione selvaggia”. C’è bisogno di combattere contro la deregulation che porta a non aver né frontiere, né protezione e che, come conseguenza, porta anche alla “libera circolazione di terroristi”.
La leader del Front National ha promesso, nuovamente, di voler rendere il Paese più sicuro in quanto “troppi governi fino ad ora non hanno fatto nulla”, ricordando altresì, a questo proposito, che lei, al contrario del suo sfidante Emmanuel Macron, non sarà l’erede di Hollande, responsabile di “un quinquennato catastrofico”, manifestando apertamente la sua volontà di distaccarsi dalla politica dello stesso.
Ella ha poi rivolto un appello, “a tutti i patrioti sinceri”: “Qualunque siano le loro origini, il loro percorso e il loro voto al primo turno, a unirsi a me, senza pregiudizi né risentimenti. Perché è in gioco la sopravvivenza della Francia”.