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Francia condannata per non aver agito contro il cambiamento climatico

Francia condannata per non aver agito contro il cambiamento climatico. Questo è quanto sancito dalla sentenza del tribunale amministrativo di Parigi.

Il 3 febbraio 2020 la Francia è stata di fatto condannata per non aver rispettato gli Accordi di Parigi sul clima del 2015. Con questa sentenza, lo Stato francese viene ritenuto responsabile di enormi carenze nella lotta contro il riscaldamento globale e mancata protezione dell’ambiente.

Francia condannata per non aver agito contro il cambiamento climatico

Cosa è successo?

Nel 2018 ben 4 associazioni: Greenpeace, Ovam, Fondazione Nicolas Hulot e Notre Affaire à tous, hanno denunciato lo Stato francese di “inazione” dinanzi ai cambiamenti climatici. Le 4 associazioni erano state – tra gli altri – appoggiate anche dai cittadini francesi. “L’Affaire du Siècle” – così denomiato nella petizione online – ha visto 2.3 milioni di cittadini sposare la causa in meno di 3 settimane.

Francia condannata per non aver agito contro il cambiamento climatico

Dopo due anni, arriva la condanna parziale dal tribunale amministrativo di Parigi. I giudici hanno stabilito un tempo limite di due mesi entro il quale decidere se ordinare o meno al governo di adottare misure aggiuntive per combattere il riscaldamento globale. 

Nel frattempo, le Ong promotrici del ricorso sperano che “la giustizia non si limiti a riconoscere la colpa dello Stato, ma lo costringa anche a prendere finalmente misure concrete per rispettare i suoi impegni sul clima”.

“La decisione odierna è una vittoria storica per chi si batte per il futuro del pianeta. Per la prima volta, un tribunale francese ha stabilito che lo Stato può essere ritenuto responsabile degli impegni assunti per affrontare la crisi climatica – ha detto Elisa Bacciotti, responsabile campagne di Oxfam Italia. “Tutto questo costituisce un importante precedente legale che potrà essere usato da milioni di persone in tutto il mondo per difendere i propri diritti. E allo stesso tempo sarà uno stimolo per tutti i Paesi del mondo, perché traducano le promesse in azioni concrete”.