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Francesco in Terra Santa 50 anni dopo Paolo VI

Papa Francesco parte oggi per un pellegrinaggio tanto storico quanto intenso in Terra Santa. Saranno 3 giorni che vedranno il Pontefice toccare alcuni dei luoghi più significativi per il culto mondiale. La prima tappa di Bergoglio è Amman, in Giordania, dove atterrerà alle ore 13 locali (le 12 in Italia – ndr). Il Papa si sposterà poi a Betlemme, nello stato di Palestina, e concluderà il suo viaggio arrivando a Gerusalemme, in Israele.

Prima di partire per questi tre giorni intensissimi, Francesco è andato a pregare davanti alla Salus populi romani, l’icona bizantina raffigurante la Madonna col Bambino conservata nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. È restato in silenzio per 15 minuti con gli occhi chiusi, uscendo si è rivolto ai presenti dicendo “mi raccomando, pregate per me”.

Prima di salire sull’aereo il Pontefice ha spiegato i motivi di questa visita: “Sarà un viaggio strettamente religioso. Incontrerò mio fratello Bartolomeo I, nella ricorrenza del 50esimo anniversario dell’incontro tra Paolo VI e Atenagora I. Pietro e Andrea si incontreranno un’altra volta e questo è molto bello. Inoltre, pregherò per la pace in quella terra che soffre tanto”.

Il pellegrinaggio di Bergoglio durerà 3 giorni, dal 24 al 26 maggio. Lo stesso numero di giorni in cui Paolo VI si recò per la prima volta in tempi moderni in Terra Santa, per abbracciare il patriarca ortodosso Atenagora e porre fine allo scisma tra Oriente e Occidente.

La prima tappa come detto sarà la Giordania, dove ad Amman Francesco celebrerà una messa all’International Stadium. Non sorprende, non essendo la prima volta, la decisione del Pontefice di non utilizzare la papamobile, ma una jeep scoperta. Bergoglio vuole stare in mezzo alla gente, essere in contatto con loro, non solo spiritualmente.

Dopo la Giordania il Papa si recherà a Betlemme, dove domenica mattina è prevista la messa nella piazza della Mangiatoia e una visita al campo profughi di Dheisheh, dove incontrerà centinaia di bambini palestinesi.

Il viaggio si concluderà lunedì a Gerusalemme, con la visita al museo Yad Vashem, il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto. Si terrà anche una celebrazione ecumenica al Santo Sepolcro e una messa con i francescani della Custodia di Terra Santa nel Cenacolo.