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Fontana di Diana e Atteone: il mito alla Reggia di Caserta

Tra le tante meraviglie ospitate dalla reggia di Caserta, salta all’occhio l’elaborata fontana di Diana e Atteone, posta ai piedi della cascata.

La storia della fontana di Diana e Atteone

La fontana, completamente immersa nel verde, è dedicata alla figura di Diana, dea della caccia, il cui culto tradizionalmente è molto diffuso nella provincia di Caserta, ricca di boschi e di alberi rigogliosi. Vi è un tempio, consacrato in nome della divinità romana, nota con il termine “tifatina”, dalle cui rovine sorge la Basilica di Sant’Angelo in Formis.

La scena, realizzata da Paolo Persico, Pietro Solari e Angelo Brunelli, mostra Diana intenta a fare un bagno in compagnia delle sue ninfe. Atteone viene scoperto dalla divinità mentre spiava le sue nudità. Per punizione, l’uomo subisce la trasformazione in cervo ed è condannato ad essere sbranato dai suoi stessi cani.

Il mito di Diana e Atteone

Il mito di Atteone ha origine nella cultura Greca, secondo la quale, Il cacciatore si era imbattuto per errore nella Dea (Artemide per i Greci). Il maleficio, scagliato da quest’ultima, non fu una vera e propria punizione ma un modo per evitare che Atteone potesse riportare l’accaduto.

A fare da contesto all’incontro, testimoniato da figure immutabili, vi è la Cascata, un elemento che rappresenta la vita e la purificazione; con la sua grandezza conferisce importanza alla scena, alla quale si uniscono innumerevoli altre statue.

Nei pressi della cascata è possibile osservare due particolari. Sulla balaustra situata sul versante Ovest, alla fine del prato antistante la Cascata, è presente una piccola Meridiana. L’utilizzo  di quest’ultima era fondamentale in un tempo in cui gli orologi non erano diffusi. Su una delle statue, posizionate sulla medesima balaustra, è visibile la firma dell’autore Andrea Violani e l’anno di realizzazione, ovvero il 1788.

La fontana di Diana e Atteone è una delle ricchezze artistiche dello straordinario parco della reggia vanvitelliana, dove storia, mito e bellezza formano un connubio perfetto, regalando allo spettatore un’esperienza unica nel suo genere.