A mettere la parola fine all’assurdo tira e molla sulla nomina del commissario alla Sanità in Calabria è ora l’ultimo ad essere stato chiamato in causa: Gino Strada. Dopo le voci di una richiesta da parte di Conte e dell’esecutivo perché il fondatore di Emergency assumesse un ruolo di guida per la regione del Sud, in seguito alla tragicomica storia dei due commissari, è il diretto interessato a chiudere la discussione, con toni evidentemente dispiaciuti per il trattamento subito.

Ecco cos’ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria.

Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento.
Ho sentito qualche commentatore dire che – dopo tanti giorni – dovrei decidere se accettare o meno l’incarico”. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale.
Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico.
Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di Emergency che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa.
Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l’occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l’apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di Emergency”.