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giovedì, 30 Novembre 2023

Follia in America: uomo accoltella bambini in ascensore

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Giovanna Castrovinci
Giovanna Castrovinci
24 anni , nata a Napoli, studia Lingue e Culture comparate presso L'università l'Orientale, è da sempre affascinata dalle culture, dai linguaggi, dalle tradizioni straniere. Interessata all'arte in tutte le sue forme, dalla poesia alla fotografia. Amante della musica, in particolar modo dei Queen e dei Rolling Stones.

Nel quartiere di Brooklyn, il più popoloso di New York, un uomo è entrato in ascensore con due bambini, uno di 6 anni, l’altra di 7, ha estratto un coltello e li ha colpiti ferendo a morte il più piccolo. I due stavano andando a comprare un gelato quando la follia dell’uomo ha incrociato la loro strada: il corpo del bambino è stato ritrovato senza vita dagli agenti; la bambina, inseguita dal suo aggressore, è riuscita invece a sfuggire, crollando poi di fronte a un edificio poco distante; è stata portata al Brookdale Medical Center e sottoposta a intervento chirurgico. Nessuna notizia dell’omicida, è stata rinvenuta soltanto l’arma del delitto: un coltello da macellaio. Solo qualche giorno fa nella stessa zona un ragazzo di 18 anni è stato ucciso con  32 coltellate, gli agenti stanno investigando per capire se i fatti possano essere collegati.

L’america non è nuova a casi del genere; storie che trovano giustificazione solo nella follia umana e che sempre più spesso scuotono la tranquillità della popolazione. Ma gran parte dei fatti di cronaca non è forse dovuta anche al possesso di armi, totalmente legale in America? Nel luglio 2008 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto ai cittadini tale diritto, legalizzando e facilitando l’accesso alle armi a chiunque ne facesse domanda. L’arma come diritto, al pari di quello d’espressione (Il secondo emendamento della Costituzione degli USA afferma “il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto” -ndr). Basti pensare che si stimano circa 90 armi ogni 100 abitanti.

E’ di quattro giorni fa la notizia del bambino che ha ucciso il fratellino di soli 18 mesi sparandogli alla testa con la pistola lasciata incustodita dal vicino di casa. Una pistola uguale a quella dei cowboy, che ha attratto il bambino e ha spezzato la vita di suo fratello; o ancora, il massacro avvenuto nel 2012 nel Connecticut, quando un ventenne ha fatto irruzione nella scuola elementare Sandy Hook aprendo il fuoco su decine di innocenti e uccidendo 20 bambini tra i 6 e i 7 anni.
Questi e tanti altri episodi di mass shooting (omicidi di massa compiuti spesso senza motivo – ndr) stanno prendendo il sopravvento in America. Le tragiche notizie di cronaca si susseguono numerose e ormai sono in tanti a chiedere una regolamentazione del porto d’armi; per il momento, il Presidente Barack Obama ha lanciato solo una proposta di legge che prevede un test psicologico a chiunque intenda acquistare un’arma.
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