Non si ferma la scia di polemiche iniziate da quell’ormai tristemente noto 5 luglio scorso, quando il 14enne Salvatore Giordano perse la vita mentre passeggiava con i suoi amici per via Roma, colpito da un calcinaccio staccatosi dalla Galleria Umberto. Tra crolli nuovi e presunti, il capoluogo partenopeo è ancora nell’occhio del ciclone.

Onde evitare nuovi fatti di cronaca nera, il Comune di Napoli sta cautelativamente transennando tutte le zone a rischio-crollo. Ultima in ordine di tempo è la strada degli artigiani dei presepi, San Gregorio Armeno, nel centro antico della città. Strada stretta e palazzi fatiscenti da ambo i lati: troppo alto il rischio di caduta di calcinacci e complice anche il maltempo dei giorni scorsi i vigili del fuoco hanno transennato metà carreggiata, collocando anche reti di protezione su alcuni edifici. A farne le spese è stata la bottega del noto maestro artigiano Genny Di Virgilio, chiusa per motivi precauzionali. Furiose le proteste sue e dei suoi colleghi, anche loro a rischio chiusura. Qualche giorno prima erano state transennate altre zone del centro storico, subito dopo la furiosa tempesta che si era abbattuta sulla città. Via Benedetto Croce, altezza chiesa di Santa Chiara, era stata chiusa quasi per intero. Solo un piccolo varco per i pedoni sul lato sinistro della strada era stato lasciato aperto. Stessa sorte toccata a piazza San Domenico, angolo con via Mezzocannone, in cui erano presenti anche dei mezzi meccanici per rimuovere dei cornicioni pericolanti.
Le reazioni dei napoletani sono come sempre contrastanti. Una signora che osserva la scena delle zone transennate ritiene che «questa decisione sia più che giusta. Meglio prevenire che curare. Se c’è la possibilità di scongiurare altre morti innocenti perché non farlo. Meglio qualche piccolo disagio ora che piangere qualche altro morto». Sulla stessa lunghezza d’onda un venditore in via Santa Chiara, ma con qualcosa da ridire alle Istituzioni. «Giusto attuare questo genere di misure ma come sempre succede qua a Napoli si prendono provvedimenti quando è già troppo tardi. Ora c’è attenzione massima per via della morte del ragazzo a via Roma. Quando le acque si calmeranno, tornerà tutto come prima». Emblematica la frase di un anziano signore che osserva le zone circoscritte da un tavolino del bar: «mettono i cancelli a Santa chiara dopo aver rubato». Il tutto detto in napoletano stretto. Mai come in questo caso il proverbio calza proprio a pennello.
Nel frattempo il Comune di Napoli introduce una task force che avrà il compito di gestire gli interventi urgenti in materia di sicurezza urbana. Questa nuova unità avrà a disposizione 6 milioni di euro e terminerà in via sperimentale il 31 dicembre.