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martedì, 30 Maggio 2023

Finlandia: scrivere a mano è facoltativo

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Mariapaola Ramaglia
Mariapaola Ramaglia
Sono laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione e in Economia Aziendale e sono Mediatrice Familiare. Da anni, collaboro con diverse Associazioni che si occupano di difendere i diritti dei minori e sostenere famiglie che vivono situazioni di disagio o sofferenza. Sono socia di un'Associazione, in cui mi occupo di formazione ed essendo appassionata di comunicazione e scrittura, sono anche scrittrice, blogger e web writer.

Dalla Finlandia, una notizia che già fa discutere: i bambini non avranno più l’obbligo di imparare a scrivere a mano.

É stato stabilito, infatti, che la scrittura cartacea diventerà una materia supplementare e che gli alunni delle scuole elementari sostituiranno i tradizionali quaderni con i computer, gli smartphones e i tablet.

Una svolta significativa, dunque, quella attuata dalla pubblica istruzione di uno dei Paesi col sistema scolastico tra i migliori al mondo. Dall’anno prossimo, i piccoli studenti non avranno tra le loro priorità quella di imparare a scrivere a mano e in corsivo, perchè, invece, saranno soprattutto impegnati a digitare lettere sulle tastiere o sui touch screen dei pc.

I bambini continueranno ad apprendere l’alfabeto e come scrivere le parole, solo che l’alfabeto, le parole, la lingua materna e le lingue straniere sfrutteranno la tecnologia. La scrittura cartacea e a mano diventerà, invece, una materia supplementare.

Minna Harmanen, responsabile delle grandi linee-guida dei programmi educativi finlandesi e delle loro riforme, ha affermato che ciò che è importante è che i bimbi imparino veloci la scrittura liquida, cioè sulle tastiere dei computer e sui touch screen, anche se ha ammesso: “Sappiamo che si tratta di un cambiamento radicale, temerario, però bisogna tenere conto del fatto che nel quotidiano della vita dei bimbi, e nel loro domani da teenager e poi da adulti, la velocità della scrittura digitale è sempre più importante, per la loro formazione culturale e il loro avvenire professionale”.

Ogni insegnate sarà, comunque, libero di decidere quanto tempo voler dedicare, oltre al tempo minimo stabilito, all’insegnamento della scrittura tradizionale a mano su carta.

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