Questa sera a sfidare il Benfica per la finale di Europa League, nello Juventus Stadium in Italia, ci sarà il Siviglia, la squadra spagnola che sembra essere la meno favorita nel match di chiusura. Il Siviglia ha avuto un approccio altalenante dall’inizio alla fine: è partito dal terzo turno preliminare combattendo con ferocia per raggiungere la finale. Con precisione 18 sono stati i match che il Siviglia ha dovuto affrontare prima della finale e tra le varie avversarie ci sono state anche due connazionali: il Real Betis, battuti ai rigori e il Valencia, con cui il Siviglia perse 2-0 all’andata ma recuperò e vinse per 3 reti a 0 nella gara di ritorno.
Il tecnico del Siviglia, Unai Emery, si è detto assolutamente contrario alla definizione di ‘sfavoriti’: “Sono ottimista, siamo felici di essere qui a giocarci l’ultima opportunità che abbiamo per ricevere la gratificazione necessaria. Il Benfica ha tutte le ragioni per sentirsi la squadra favorita ma anche la Juventus lo era contro di loro. Non sempre chi è favorito ottiene il risultato sul campo. Giocheremo con il solo obiettivo di vincere malgrado le difficoltà, entrambe abbiamo meritato di giocare questa finale a Torino”.
La probabile formazione vede un Siviglia in campo districato con un 4-2-3-1, in cui la punta d’attacco è affidata a Bacca, spalleggiato da Vitolo, in totale ripresa fisica; Rakitic e Reyes. Il centrocampo sarà controllato da Iborra e Mbia e a difesa della porta, di proprietà di Beto, ci saranno Fazio e Pareja, come centrali; Navarro e Coke, come laterali. Salteranno la finale Jairo, squalificato; Cristoforo e Cheryshev, ancora in fase di recupero fisico.
Intanto Torino è già ‘invasa’ da spagnoli e portoghesi, arrivati in Italia con alcuni voli charter: 23 sono i voli stimati dalla Spagna e 18 provenienti dal Portogallo. I più ‘rumorosi’ sono i tifosi del Siviglia, già in fase pre-partita, che hanno rallegrato l’atmosfera torinese con i loro cori a partire dalla notte scorsa.