La finale di Europa League di questa sera vedrà scendere in campo il Benfica, la squadra portoghese allenata da Jorge Jesus; e il Siviglia, il club spagnolo preparato da Unai Emery.
Un evento che porta il marchio italiano nel campo scelto: lo Juventus Stadium, lo stadio tecnologicamente e strutturalmente più attrezzato d’Italia, sarà lo scenario del match nel quale non vedremo alcuna squadra italiana, in quanto l’ultima in gara, la Juventus, è stata eliminata dal Benfica nello scontro della semifinale, disputato proprio a Torino.
A fischiare il calcio d’inizio sarà il tedesco Felix Brych, coadiuvato da altri due tedeschi Mark Borsch e Stefan Lupp. Il trofeo, già nelle mani di Fassino, attuale sindaco di Torino, era stato consegnato da Paulo Ferreira, ex del Chelsea FC e vincitore con i Blues della competizione passata, a Platinì che lo ha poi affidato a Fassino per esporlo in campo nello stadio.”Torino è una vera città di sport, dato che è qui che è nato il primo campionato italiano di calcio. Abbiamo due club con una grande storia e spero che questa finale potrà aiutare il futuro del calcio non solo in città e nei club, ma in tutta la regione”, queste le parole di Fassino in vista della Finale di questa sera.
I favoriti sembrano essere i lusitani che, sempre più in crescita, sono riusciti a dare filo da torcere agli italiani bianco-neri mandandoli via dal loro stesso territorio.
La probabile formazione di questa sera vedrà in campo uno schieramento classico, quello del 4-4-2 con Rodrigo e Lima in attacco; Djuricic, Amorim, Gomes e Gajtan a centrocampo; Maxi Pereira, Luisao, Garay e Siqueira nell’area della difesa con la protezione della rete di Artur. Gli squalificati per il Benifca sono: Perez; Salvio e Markovic, che fu squalificato contro la Juve ma resterà fuori nonostante il ricorso della società; che si aggiungono agli infortunati Silvio e Fejsa.
La seconda finale di seguito di Europa League per il Benfica, che questa sera cercherà di sfatare la maledizione di Guttman: l’allenatore di origine ungherese, dopo due vittorie consecutive fu mandato via dalla società mandando contro la squadra una sorta di maledizione “Non vincerete mai più un titolo europeo”. Quella dell’anno scorso fu una sconfitta per 1 rete a 2 contro il Chelsea e Jorge Jesus, in conferenza stampa, ha così commentato la passata disfatta: “Ci arriviamo più sereni rispetto alla stagione passata, ma non vuol dire che sia un vantaggio. Loro sono forti, hanno una storia importante, hanno già vinto tanto in Europa, ma anche noi non siamo qui per caso e possiamo farcela. Non ci sono favorite”.