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Oscar a Lina Wertmuller.

Si può annoverare tra i registi più geniali di sempre ed il fatto che sia una donna ed italiana per giunta non può che inorgoglire tutti noi. Anima del sud e solamente per caso nata a Roma nel 1928, Lina Wertmuller ha iniziato il suo lungo cammino nel mondo dello spettacolo in Rai, come autrice e regista ed ha debuttato nel cinema, come segretaria di edizione con un film di Armando Grottini nel lontano 1953,  che guarda caso si chiamava “…e Napoli canta”, come a preconizzare un futuro artistico che si sarebbe pasciuto di sud e dialetti del meridione d’Italia. Il suo esordio come regista lo farà con “I basilischi” nel 1963, dopo che nel 60 collaborò con Fellini come “aiuto” nell’eterno capolavoro “La dolce vita” . In questi anni nasce un prolifico sodalizio con l’attore che più di ogni altro incarnava il suo ideale di uomo del sud, lui che è nato a La Spezia, Giancarlo Giannini che da attore di fotoromanzi, grazie alla sua “pigmalione” arriva ad essere candidato all’Oscar per “Pasqualino settebellezze”. Anche la Wertmuller fu candidata con quel film per il premio alla regia ed è qui che nasce il feeling con gli americani che oggi annunciano il regalo più bello per la regista romana. Nel 2020 gli verrà assegnato l’Oscar alla carriera; un  premio inaspettato e dunque più prezioso che colloca Lina nel salotto dei vincenti del cinema che solo Hollywood può certificare con il riconoscimento più ambito. Un successo che può cambiare la vita a tutti ma non ad una lucidissima novantunenne che ci ha deliziato con le sue storie radicate nelle sofferenze, l’ignoranza, i pregiudizi e le viltà dell’Italia di una volta. Un paese raccontato senza fronzoli che nella miseria spesso trova la forza di sorridere e ridere dei propri limiti, soprattutto nel “suo” sud dove tutto è più dannatamente difficile. “Gli americani mi hanno sempre voluto bene” ha dichiarato l’artista con i suoi occhi che non fatichiamo ad immaginare lucidi, al momento della notizia che non aumenterà lo spessore dei personaggi che questa signora ci ha fatto conoscere, ne potrà rendere più belle le sue storie ma che ci fa apprezzare un poco di più la statura di un personaggio che tutti nel mondo, da oggi in poi, ci invidieranno un po di più.