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Fichi: tanti usi ed un gusto sopraffino

I fichi sono dei frutti tipici della stagione estiva, dolci e super buoni, dissetanti e ricchi di sostanze che beneficiano all’organismo.

L’uso e lo sfruttamento del fico è passato attraverso i secoli fino ai giorni d’oggi nutrendo generazioni su generazioni senza mai perdere il suo sapore di origine.

Sono tante le ricette che li vedono protagonisti, dalle confetture da mangiare magari con un buon formaggio stagionato, o da usare per guarnire i dolci, al classico panino.

Sembrerà strano ma il sapore dolce dei fichi ben si sposa con il salato ed ecco dunque che in diverse zone soprattutto della Campania, si è soliti mangiare: pane, fichi e prosciutto crudo. Una ricetta che farà storcere il naso ai vegetariani, ma che ha un gusto inconfondibile e regalerà bontà al palato.

Una ricetta povera, utilizzata in passato quando in casa c’era poco e niente; ovviamente si preparava con il pane casereccio rigorosamente cotto al forno ed il prosciutto era di propria produzione, così come i fichi, direttamente raccolti dal proprio orto.

Preparare un panino con fichi e prosciutto è facilissimo, alla portata di tutti. Dopo aver tagliato il pane (meglio se cotto a legna) si formano degli strati alternando delle fettine non troppo spesso di prosciutto crudo e i fichi, senza buccia. Naturalmente se i frutti sono del proprio giardino, se ben mondati, si possono mangiare con la buccia. È consigliabile tagliarli, o meglio aprirli in quattro spicchi, senza dividerli completamente. Poneteli sul pane e sopra aggiungete le fette di prosciutto crudo. Qualcuno aggiunge anche qualche noce o un po’ di ricotta, ma l’antica tradizionale, prevede tre semplici ingredienti, facili da reperire e senza troppe pretese.

Nelle zone interne della Campania, ma anche ad Ischia, le donne raccontano che spesso e volentieri il panino con fichi e prosciutto era il pranzo dei contadini che soprattutto d’estate trascorrevano intere giornate ad arare campi.

Oggi la ricetta si è notevolmente diffusa e sono tanti i ristoranti che la preparano. Non solo street food, come avviene nei paesini di campagna, ma un vero e proprio “piatto”’da gustare, magari come antipasto.

Un frutto conosciuto grazie ai Greci ma che ancora oggi fa parlare di se, regalando gioie al palato anche dei commensali più esigenti.