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Fibrillazione arteriosa: cause, sintomi e terapie

La fibrillazione arteriosa (o atriale) è una patologia che consiste in un’alterazione del ritmo del cuore. Il battito, cioè, risulta molto rapido ed irregolare. La malattia rende impossibile un’efficace contrazione delle cavità atriali che si ripercuote sulla funzionalità dei ventricoli e sul flusso sanguigno. La fibrillazione arteriosa ha una definizione letteraria che significa contrazione rapida del cuore.

Ciò può causare sintomi quali palpitazioni cardiache, affaticamento e affanno. Il trattamento della fibrillazione arteriosa è importante in quanto può causare un ictus o uno scompenso cardiaco e avere un impatto negativo sulla qualità della vita. I soggetti con fibrillazione arteriosa presentano una probabilità da cinque a sette volte maggiore di formazione di coaguli di sangue e di avere un ictus e una probabilità di due o tre volte maggiore di sviluppare fibrillazione atriale. Per fortuna, la fibrillazione atriale può essere trattata farmacologicamente, con la cardioversione (una particolare scarica elettrica), l’ablazione transcatetere o l’ablazione chirurgica.

Quali sono le cause della fibrillazione atriale?

Nella maggior parte dei soggetti la fibrillazione atriale si manifesta in presenza di condizioni o malattie predisponenti:

  • Età (il rischio aumenta con l’invecchiamento, dopo i 40 anni un individuo su quattro può presentare un episodio aritmico);
  • Malattie cardiache (infarto pregresso, insufficienza cardiaca, malattia valvolare, ecc.);
  •  Ipertensione arteriosa;
  • Malattie extra cardiache (polmonari, tiroidee);
  • Abuso di alcol;
  •  Storia familiare (raramente).

In un numero ridotto di casi (uno su dieci all’incirca), l’aritmia si manifesta senza una causa apparente e viene pertanto definita come “isolata”.

Nei soggetti predisposti spontaneamente o per effetto delle condizioni precedentemente elencate, la fibrillazione atriale viene quindi scatenata da una serie di impulsi elettrici ad elevata frequenza che, nella maggior parte dei casi, originano dalle fibre muscolari che rivestono la parte iniziale delle vene polmonari (condotti che portano il sangue dai polmoni all’atrio sinistro).

Sintomi principali

Quali sono i sintomi principali di questo disturbo?

  • palpitazioni (sensazione di battito accelerato ed irregolare);
  • debolezza o incapacità di eseguire la normale attività fisica;
  • affanno;
  •  sensazione di “testa vuota”;
  • sensazione di mancamento;
  • svenimento.

Il trattamento della fibrillazione atriale varia in funzione di diversi fattori. Ad esempio la tipologia di fibrillazione atriale, le cause dell’aritmia, l’entità dei sintomi, lo stato di salute del paziente e la sua storia clinica passata.

Gli obiettivi fondamentali della terapia sono sostanzialmente tre:

  • Ripristinare il normale ritmo di battito cardiaco;
  • Mantenere e controllare il normale battito cardiaco;
  • Prevenire la formazione di trombi, i quali, come si è detto in precedenza, potrebbero essere causa di ictus.

Terapia

Per la cura della fibrillazione atriale, possano trovare impiego farmaci, procedure mediche cardiologiche (cardioversione elettrica) e la chirurgia (ablazione transcatetere).

 

 

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.