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Fiat di Pomigliano chiude per il Coronavirus

Fca (Fiat Chrysler Automobiles) ha deciso di chiudere temporaneamente alcuni impianti italiani nell’ambito delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus.

La casa automobilistica ha annunciato in una nota che “intensificherà le azioni di contrasto alla diffusione del virus Covid-19 nell’ambito delle disposizioni emanate negli ultimi giorni dal Governo italiano”.

Il Lingotto spiega che a partire da oggi “tutti i principali stabilimenti italiani del Gruppo saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori. In particolare, saranno ridotte le produzioni giornaliere con un minore addensamento di personale nelle principali aree di lavoro”.

Da oggi, 11 marzo la fabbrica di Pomigliano si fermerà fino a domenica 15. È la prima grande fabbrica italiana a fermarsi a causa del pericolo del contagio da Coronavirus.

Pomigliano, con 4500 dipendenti, produce la vettura più venduta in Italia, la Panda, e i ritmi di produzione nella catena di montaggio sono attestati intorno alle 900 vetture al giorno. Sono i ritmi più elevati di tutto il gruppo nazionale.

“Abbiamo chiesto di far rispettare tutte le norme previste dal decreto del Governo proponendo una fermata temporanea per consentire le applicazioni organizzative. Pertanto si è deciso per la sospensione lavorativa per lo stabilimento di Pomigliano dal primo turno di oggi con rientro il 16 marzo”. È questo ciò che ha affermato Aniello Guarino, coordinatore del settore Automotive per la Fim di Napoli.

Anche Melfi e Sevel resteranno chiusi giovedì, venerdì e sabato; Cassino, invece, giovedì e venerdì.

Tutti gli stabilimenti italiani saranno coinvolti in interventi straordinari. Si cercherà di ridurre la velocità della produzione e il numero di persone occupate sulle linee.

La casa automobilistica assicura inoltre che “in ogni stabilimento saranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle aree di lavoro ed in particolare delle aree comuni di relax, degli spogliatoi e dei servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario”.