Il 2 giugno tutta Roma si tinge dei colori del rosso, del bianco e del verde. E’ la Festa della Repubblica Italiana, la festa del popolo, la festa della democrazia, la festa che commemora il lontano referendum a suffragio universale del 1946 che istituì la Repubblica.
Il 2 e il 3 giugno del ’46 infatti si tenne il referendum che chiamava alle urne tutti gli italiani per esprimere quale forma di governo, monarchia o repubblica, volessero dare al Paese in seguito alla caduta del Fascismo. Dopo 85 anni di regno i monarchi Savoia vennero esiliati con 10.718.502 voti contro i 12.718.641 voti dei cittadini che volevano oramai la Repubblica.
Inizialmente la prima domenica di giugno l’Italia festeggiava la festa dello Statuto Albertino, poi con Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana nel 2001, e con la legge 336 del 20 novembre 2000, la festa della Repubblica venne fissata definitivamente per il 2 giugno. E ancora oggi il 2 giugno si celebra la nascita della nazione e in tutto il mondo le ambasciate italiane festeggiano con i Capi di Stato del Paese ospitante. Nel giugno del 1948 via dei Fori Imperiali a Roma, con lo sfondo del Colosseo, ospitò la prima rivista militare in onore della Repubblica. Successivamente con l’ingresso dell’Italia nella NATO si svolsero contemporaneamente 10 parate in tutto il mondo; nel 1950 la parata militare divenne un must, inserita ormai di diritto nel protocollo delle celebrazioni ufficiali.

La cerimonia tutt’oggi prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria con la successiva parata militare al cospetto delle più alte cariche dello Stato. Alla sfilata prendono parte tutte le Forze Armate dello Stato, nonchè la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, la Polizia Municipale, i Bersaglieri, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, i Carabinieri, la Protezione Civile, alcune delegazioni militari dell’ONU, della NATO e dell’Unione Europea. Prima del 2006 la parata poteva contare su una sfilata di maggiore impatto visivo, ma a causa di alcuni tagli di bilancio, l’organico venne notevolmente ridotto eliminando la presenza dei mezzi terrestri e aerei. Altra importante eccezione nella storia fu l’anno 2009 quando l’Italia sfilò indossando un gravoso lutto per il terremoto dell’Aquila.
La cerimonia prosegue nel pomeriggio con l’apertura dei giardini del palazzo del Quirinale con esecuzioni musicali da parte delle varie fanfare militari della Repubblica Italiana. Anche quest’anno il Presidente Napolitano ha presenziato a Roma, al suo fianco Matteo Renzi e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa. Alla fine della sfilata, mentre i corazzieri a cavallo erano sull’attenti, il Presidente e la senatrice Pinotti, hanno salutato il pubblico italiano accomodandosi sulla storica auto d’epoca, la Lancia Flaminia, concludendo anche per quest’anno una tradizione italiana sentita da tutto il popolo.