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Festa del papà e zeppole di San Giuseppe curiosità e miti

Non c’è Festa del papà senza le zeppole di San Giuseppe, una dolce abitudine che fa parte degli usi e costumi della nostra società,  una dolce abitudine che fa parte degli usi e costumi dunque è un bene e un piacere celebrare questa adorabile festa con delle zeppole a doc.

Sua maestà zeppola di San Giuseppe amata e adorata da grandi e piccini nella nostra società è il simbolo indiscusso della festa di San Giuseppe e quindi festa del papà! Sono molte le erosione e le ricette proposte tra le province campane e le città italiane.

Amarene, crema pasticcera e sfoglia friabile per il dolce simbolo più storico, saporito e iconico di sempre!

È ormai tipico omaggiare parenti ed amici di zeppole golose ed è buon costume anche prendere un presente per il papà da accompagnare insieme alle zeppole.

Scopriamo nei dettagli curiosità e storia di un dolce che nella nostra società è molto benvoluto.

Le zeppole, diventato il simbolo goloso della festa del papà, hanno una preparazione abbastanza semplice.La realizzazione è a base di pasta choux con forma circolare e un foro centrale che viene farcito di crema pasticcera e guarnito con amarene sciroppate. Il bignè di San Giuseppe, popolare nella capitale, Roma,  è a base della stessa pasta, riempito di crema ma chiuso e senza frutta.

Vediamo ora le curiosità e i miti:

A STORIA DI “SAN GIUSEPPE FRITTELLARO”
Due le teorie più accreditate. La prima risale direttamente alla storia della Sacra Famiglia. San Giuseppe, infatti, per mantenere Maria e Gesù dopo la fuga in Egitto, iniziò a cimentarsi come friggitore ambulante oltre che falegname! Non a caso, a Roma, San Giuseppe è apostrofato in modo simpatico come Er Frittellaro, da una poesia degli anni 50 scritta da Checco Durante, che inizia proprio così: “San Giuseppe frittellaro tanto bbono e ttanto caro (…)”. Una seconda ipotesi fa risalire le zeppole alla storia romana e ad origini pagane. Il 17 marzo, infatti, si celebravano i Liberalia, in cui i ragazzi diventavano adulti e, in omaggio a Bacco e Sileno, scorrevano fiumi di vino e ambrosia, accompagnati da frittelle di frumento cotte nello strutto bollente, antenate delle “nostre” zeppole. Quando nel 1968 si istituì la festa del papà due giorni dopo il 17 marzo, nel giorno dedicato a San Giuseppe, le discendenti delle antiche frittelle romane divennero il dolce ufficiale di questa celebrazione.

Sull’origine della parola ‘zeppola’ non ci sono fonti certe: potrebbe derivare dal latino serpula(m), ossia serpe, a giustificare la forma arrotondata su se stessa, oppure dal termine ceppo, trasformatosi poi in zeppa, che indicava il pezzetto di legno utilizzato dietro o sotto i mobili quando traballano. Un’altra fonte accreditata riporta le origini del nome sulle strade di Napoli: zeppola deriverebbe da ‘zì Paolo’, nome del friggitore napoletano.

Una curiosità sulla ricetta originale:

“La prima ricetta di questo dolce si trova nel Trattato di cucina teorico-pratico del 1837 ad opera del cuoco e intellettuale Ippolito Cavalcanti. Nel manuale, il duca di Buonvicino prescrive, in rigorosa lingua napoletana, gli ingredienti (farina, acqua, liquore, marsala, sala, zucchero e olio) per friggere questa pasta particolare che aveva provenienza tutt’altro che nobile. A Napoli erano infatti i friggitori di strada che, il 19 marzo, allestivano vari banchetti all’esterno delle loro botteghe e vendevano ai passanti le zeppole appena fritte, come nel più moderno street food.”

Il regno della zeppola , chiaramente resta la città di  Napoli: le migliori tra le pasticcerie storiche si gustano da Scaturchio, Carraturo, Ranaldi ai Quartieri Spagnoli, Poppella alla Sanità, Pintauro a Via Toledo.

La festa del papà è negli anni divenuta un occasione per far girare idee, economia,  mercato,  e creatività.

Sono disponibili tantissime idee riguardo il regalo perfetto al nostro papà,  confezioni di sigari, rhum,  dolci allestite in modo originale con cravatte o fiori, pendrive con film d’azione,  abbonamenti calcistici, insomma oggi passiamo sbizzarrirci e far conciliare alle zeppole un regalo perfetto,  molto maschile e a tema.