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Ferruccio Zambonini e la “Mineralogia vesuviana”

Ferruccio Zambonini nacque a Roma il 17 dicembre 1880.

Si laureò in scienze naturali, diventando poi assistente nel Politecnico di Torino, dove approfondì la sua preparazione in fisica e chimica.

Nel 1906, dopo la grande eruzione del Vesuvio, giunse a Napoli ove gli venne affidato l’incarico di assistente al Real Museo Mineralogico dell’Università di Napoli.

Nel 1909 si trasferì presso l’Università di Sassari dopo aver vinto la cattedra di Mineralogia. È stato rettore dell’Università di Napoli dal 1923 al 1925 e dal 1930 al 1932.

Socio dell’Accademia dei Lincei, della Società dei Naturalisti in Napoli, dell’Accademia dei XL e dell’Accademia delle Scienze di Torino, Zambonini fu anche presidente della Società Geologica Italiana nel 1928 e nel 1929.

Morì a Napoli il 12 gennaio 1932 a seguito di una crisi cardiaca.

Ferruccio Zambonini fu particolarmente attivo nello studio della mineralogia vesuviana oltre che nello studio della cristallografia e della chimica di minerali di altre località sia italiane, sia straniere.

Definì la legge della cristallografia, successivamente nota come “regola di Zambonini”, la quale stabilisce che la formazione dei cristalli misti è condizionata dal raggio degli ioni vicarianti, più che dalle loro proprietà chimiche.

Svolse importanti studi sulle zeoliti. Tra le principali ricerche edite, trovano posto I minerali del Somma-Vesuvio, nel quale sono fornite informazioni sulla mineralogia del sistema Somma-Vesuvio, dal punto di vista della classificazione di 230 specie minerali oltre a 24 dubbie presenti in tale area, in funzione della giacitura. Di queste specie 62 sono rappresentative di località-tipo di questarea, mentre 6 di queste sono tuttora uniche per la località.

Nel 1910 Ferruccio Zambonini pubblicò invece Mineralogia Vesuviana trattato sulla mineralogia vesuviana, nel quale sono raccolti tutti i dati, disponibili a quel tempo, relativi ai minerali di tale zona. Nel 1912 il lavoro viene completato con la pubblicazione della Appendice della Mineralogia Vesuviana e, nel 1935, a cura del suo allievo Emanuele Quercigh viene pubblicata una edizione postuma della Mineralogia Vesuviana, completata con i dati raccolti da Zambonini dopo il 1912 ma che non poté pubblicare per via della sua morte.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.