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Femminicidio: a Milano un nuovo caso

Da sempre, il tema del femminicidio è uno tra i temi più “sensibili”. Molte sono le donne che ogni giorno subiscono abusi e violenze di diverso genere e natura. Ieri c’è stato l’ennesimo caso di femminicidio a Milano.

Abusi e quarantena

In caso di isolamento, spesso le persone, psicologicamente, si sentono sotto pressione. Non si sa mai quale potrebbe essere il modo di reagire dei singoli. Dall’inizio della quarantena si sono registrati diversi casi di abuso domestico. Abusi che non possono essere monitorati talvolta, specialmente data la situazione attuale. Uno tra i casi più recenti di femminicidio è quello di ieri a Milano.

Uomo confessa l’omicidio della compagna

Ieri, il 47 enne, con precedenti penali, ha confessato “Ho ucciso mia moglie”, confessando di aver ucciso la donna con un colpo di fucile la donna. L’omicidio è stato compiuto in una provincia di Milano.

I due si conoscevano già da anni e si stavano insieme da 9 anni. L’uomo è una guardia venatoria nel luogo dove vive, a Bolzano, poi settimanalmente raggiungeva la donna a Milano. Entrambi erano nati e cresciuti in Sicilia, dove si sono conosciuti e poi si sono rincontrati a Milano.

Nessuno dei due risultava contagiato dal Covid-19, ma entrambi erano stati messi in isolamento per Covid. Già precedentemente alla pandemia, le cose tra i due si erano complicate e la donna aveva ammesso di volerlo lasciare. Nonostante ciò, aveva deciso di aiutarlo a “scappare” dal virus e di farlo restare a Milano.

La convivenza forzata, i liti, la tensione e il rifiuto dell’uomo ad accettare la fine della loro relazione hanno fatto precipitare la situazione. La convivenza ha portato l’uomo alla sua decisione finale e, dopo averla uccisa, si è subito denunciato. L’ennesimo caso di femminicidio. Quanti altri casi sentiremo in questi giorni? Quanti altri non sono stati neanche denunciati?