Fattoria diretta dai robot

Ad Albany, New York, la storica famiglia dei contadini locali dei Borden ha detto basta alla classica ‘vecchia fattoria’ per dare il via a un’azienda altamente tecnologica, interamente diretta e organizzata dai robot. Sembra che questi mandriani americani abbiano speso più di un milione di dollari per installare un nuovo sistema di mungitura chiamato Lely Astronaut A4 il quale si occupa di mungere le mucche e produrre uno speciale latte vaccino per formaggi, ribattezzato ad hoc “milkbots”.
Le classiche fattorie da sempre hanno rappresentato una grande attrattiva per grandi e per piccini: agriturismi, zoo e fattorie all’aperto adesso faranno parte solo di vecchi ricordi. Gli amanti della natura e degli animali che adorano passare giornate all’insegna dell’aria salubre e del cibo buono dovranno dire addio alle domeniche naturaliste; con questa ultima ‘trovata’ tecnologica, i caratteri bucolici dei campi e degli allevamenti vengono rimpiazzati da super robot che distribuiscono fieno fresco e biada croccante alle mucche già abituate ai loro nuovi padroni. La fattoria di Albany non sembra più infatti una classica azienda agricola ma una fabbrica hi-tech ordinata e precisa, tecnologica e futuristica, dove gli allevatori hanno ceduto il posto a geniali software che programmano le centraline di comando. Inoltre da uno studio veterinario condotto sul posto pare che anche le mucche reagiscano bene al nuovo trattamento tecnologico; le affabili mucche-smart passeggiano autonomamente verso le mungitrici quando sentono di dover essere munte e con tanta tranquillità e neppure il minimo segnale di stress, si lasciano pulire le mammelle dai puntatori laser.
In futuro forse non troveremo più agricoltori con salopette di fustagno armati di forcone ma degli automi robotizzati che svolgeranno uno dei più bei lavori da fare all’aria aperta, a contatto con la natura e con il mondo animale. Ad Albany, nella valle dell’Hudson accanto all’omonimo fiume, la fattoria gode dell’aiuto efficiente di questi milkbots che silenziosi scivolano nei capannoni dell’azienda e si occupano del loro bestiame; sembra quasi tutto un po’ finto, troppo pulito e ordinato, a ricordarci che si tratta di una ‘vera’ fattoria solo un po’ di letame sparso qua e là.
La rivoluzione tecnologica in realtà sembra sia nata già negli anni del primo dopoguerra, quando Lely Astronaut A4 lanciato in Olanda, venne utilizzato per una ridefinizione organizzativa delle bestie d’allevamento domestico, sopratutto le mucche per la produzione del latte. Il settore è talmente all’avanguardia da vantare anche un Lely Campus dove viene prodotto il farmer 2.0. Sicuramente queste nuove fattorie tecnologiche non rispecchiano il solito immaginario collettivo ma pare proprio che sia i contadini sia le mucche, si fidino di questi robot che controllano le mandrie 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.