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Fase due: Napoli si avvia verso un ritorno alla normalità

Napoli, da ieri ha avuto inizio, come nel restod’Italia, la seconda fase dell’emergenza sanitaria legata al Coivd-19. Non sono mancati i disagi, i sovraffollamenti, le lunghe file ai bar e ai supermercati, e ovviamente le polemiche.

In questa situazione, si è dovuto fare i conti anche con i rientri dal Nord. Ha destato molte preoccupazioni, proprio per questo motivo, la linea ferroviaria della Cumana. A bordo della quale, sembrerebbe, abbiano viaggiato tantissime persone, senza i dispositivi di sicurezza, quali  mascherina e i guanti.

Sulla spinosa questione è intervenuto anche il Presidente della Camera, Roberto Fico, il quale ha affermato: “Il nostro Paese oggi si trova a iniziare la Fase 2 dell’emergenza. Ha affrontato e sta affrontando questa crisi con senso di responsabilità, con il rispetto delle regole, dimostrando di essere una comunità solidale, generosa, coraggiosa”.
Una situazione non facile, alla quale ovviamente nessuno è preparato.

Ricordiamo che in Campania, nonostante la preoccupazione per un “ritorno alla quotidianità”,  si respirava quasi  un’aria di normalità, malgrado una serie di difficoltà espresse dai commercianti. In particolar modo quelli del Vomero,  chiedono misure adeguate affinchè possano riaprire le proprie attività.


Ieri sera un folto numero di commercianti, si è dato appuntamento alla rotonda Diaz, sul lungomare di Napoli, per una manifestazione pacifica, nell’ambito della riapertura di alcune attività.  Circa duecento persone tra ristoratori, proprietari di pizzerie, pub e discoteche, ma anche parrucchieri, estetiste e altri esercenti, professionisti e partite IVA.

Un corteo di protesta nei confronti del nuovo Decreto Conte, varato per la gestione della fase due.

Sono questi i volti e i dati della nuova fase che sta interessando l’Italia e ovviamente anche la Campania. Preoccupazioni per il trasporto, per il cosiddetto distanziamento sociale, per le attività commerciali ferme oramai da troppo tempo. 

Al di là del rischio sanitario, ancora alto, per la forte presenza di asintomatici. Inoltre, migliaia di posti di lavoro sono a rischio in questo momento a Napoli. Ecco perché al termine del primo giorno di “libertà”, ieri 4 maggio, il nutrito gruppo di manifestanti di cui precedentemente abbiamo fatto menzione, ha sfilato pacificamente. Indossando  una maschera raffigurante il volto del Premier Conte, sul Lungomare di Napoli.

I manifestanti avevano con sè anche gli articoli della prima parte della Costituzione italiana.  Un imprenditore del settore food and beverag ha dichiarato : “Non ci riconosciamo in Conte e nell’operato del governo, ma nella Costituzione. Dobbiamo essere garantiti, lo Stato deve fare la sua parte”.

Una manifestazione che spiega bene la forte tensione che ancora si registra, soprattutto nel settore dell’imprenditoria, dal ristoratore al parrucchiere. In Campania, nonostante la parvenza di normalità, ci sono ancora troppe categorie senza tutele, e molti settori da sistemare.

Maria Saviano
Maria Saviano
Maria Saviano nasce ad Ottaviano, il 20 Marzo 1996. Consegue il diploma di maturità Classica, presso il liceo Armando Diaz di Ottaviano e attualmente studia, Lettere Moderne, presso il dipartimento di Lettere e Filosofia dell' Università Federico II di Napoli. Ama scrivere, leggere, ascoltare musica, fotografare. Appasionata di calcio, segue e ama la Società Sportiva Calcio Napoli.