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FAI, quanti luoghi occultati della Campania esistono?

Le solite, le medesimi abitudini, quelle meravigliose, impregnate di bellezza, non mutano mai e persistono nel tempo. D’altronde come bloccare queste splendide iniziative? Si fa riferimento alle Giornate FAI d’Autunno, l’incontro più affascinante ed entusiasmante con l’Italia, organizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italia.

Queste giornate saranno distribuite in due weekend, il 17 e 18 ottobre, e poi il 24 e 25 dello stesso mese: un’occasione da non perdere, un appuntamento a cui non bisognerà mancare, alla ricerca della scoperta di luoghi carichi di emozioni, attraenti e allo stesso tempo intriganti, spesso ignoti e sconosciuti, collocati nei luoghi più nascosti della bella Napoli.

Data la situazione di emergenza, causata dal Covid-19, e per rassicurare coloro che prenderanno parte a questo evento, sarà possibile prenotare la propria visita, autonomamente e direttamente sul sito ufficiale del FAI con un’offerta di tre euro. La prenotazione online permette di dirigere, con molta cautela, gli accessi ai siti, dividendoli nel tempo.

Nell’arco dei quattro giorni, ci saranno molti luoghi di Napoli e dell’intera Campania da osservare e visitare: si va dalle strutture conventuali alle chiese, passando attraverso alcune abitazioni storiche. Si potrà prenotare, dunque, sul sito ufficiale FAI, donando un piccolo contributo. Soltanto tre euro per fare visita a luoghi eclissati dietro gli angoli di questo splendido territorio.

Nel primo weekend, quindi i due giorni 17 e 18 ottobre, si potranno osservare:

Complesso di San Domenico Maggiore, Caserta– Nel centro storico del Comune di Piedimonte Matese, all’inizio del 1300 furono costruiti delle strutture importantissime, illustri al giorno d’oggi, il Convento e la Chiesa di San Tommaso, ad opera di Sveva Sanseverino. Il primo edificio è collocato intorno al perimetro del grande chiostro con portici ed ospita il Museo Civico.

Complesso monumentale di San Nicola da Tolentino, Napoli– È un’apertura straordinaria ed è perciò necessario non lasciarsi scappare un’opportunità del genere: il complesso seicentesco di San Nicola da Tolentino e di Casa Tolentino, fondato nel 1618 dai Padri Agostiniani. Visita alla struttura, al suo enorme giardino e alla grotta di Lourdes.

Parco Letterario Isola di Nisida, Napoli– Un’apertura limitata, soltanto al giorno 18 ottobre, quella dell’eccezionale isola, per osservare attentamente la sua bellezza naturalistica. È anche il luogo in cui è posizionato l’istituto Penale Minorile, il quale al suo interno contiene un Parco Letterario, con i suoi suggestivi sentieri.

Chiostri del Paradiso e di San Pietro della Canonica, Salerno– Chiostro del Paradiso, tanto splendore racchiuso nella città campana, parte del Duomo di Amalfi, fu edificato tra il 1266 e il 1268 come cimitero dei nobili del centro urbano. Il Chiostro della Canonica, invece, è del 1233 ed ha uno scenografico quadriportico, affacciato sul mare alla Passeggiata dei Monaci. È aperto in via straordinaria, perché fa parte del Grand Hotel Convento di Amalfi.

Convento di Santa Maria del Pozzo, Somma Vesuviana, Napoli– Nel complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo si visita proprio il “pozzo” di epoca romana, il chiostro del convento cinquecentesco e la chiesa angioina sotterranea.

Per quanto riguarda il weekend successivo, sabato 24 e domenica 25 ottobre, si offrirà la possibilità di visitare:

Macellum, Napoli– Noto a tutti come “Tempio di Serapide“, il Macellum è una delle costruzioni edificate in età romana e costituì il luogo dove si svolgeva il mercato romano di Pozzuoli. Venuto alla luce nel 1700 ai tempi di Carlo III di Borbone, è stato, nel corso dei secoli, teatro del fenomeno del bradisismo.

Borgo di Castelvetere, Avellino– Un borgo antico intorno al Castello, oggi nel Parco Regionale dei monti picentini, di origini, probabilmente, longobarde. Alcuni documenti del 1146 testimoniano la sua esistenza. All’entrata del paese, si trova la fontana dello zoppo, usufruita in passato come un lavatoio pubblico. Al di fuori della località, si erge la fontanella del mulino.

Real Bosco di Capodimonte, Napoli– Nel 1734 il bosco fu ideato da un architetto di nome Ferdinando Sanfelice; la sua estensione è di circa 135 ettari e costitutiva la riserva da caccia di Carlo Borbone. All’interno del parco sono presenti chiese, fontane, laboratori, depositi, statue, perfino frutteti ed orti. Contiene oltre 400 specie vegetali e nel 2014 è stato dichiarato “Parco più bello d’Italia”.

Villa Campolieto, Napoli– Una delle 122 ville vesuviane, appartenenti al Miglio d’Oro. Edificata nel 1755 dal Principe Luzio de Sangro, fu completata da Luigi Vanvitelli e poi da suo figlio Carlo. La struttura fa parte dell’Ente per le Ville Vesuviane ed è stata del tutto ristrutturata.