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Fagottini di mela annurca e ricotta: idee per una merenda fatta in casa

L’inverno si sta avvicinando sempre di più e con esso la voglia di preparare merende fatte in casa calde e golose. I fagottini di mela annurca e ricotta sono un dolce molto semplice da preparare e che richiede l’utilizzo di pochi ingredienti. È un dolce perfetto per l’autunno, che si prepara in poco tempo, apprezzato sia dai bambini che da palati più sofisticati.

Perfetto da preparare da soli o in famiglia, magari con i più piccoli, questo dessert da consumare dopo cena o per la merenda pomeridiana piace davvero a tutti. È un dolce che mette in risalto una delle specialità più antiche della nostra regione, la mela annurca, che si sposa benissimo con la delicatezza della ricotta.

Fagottini di mela annurca e ricotta: la ricetta

Ingredienti per i fagottini di mela annurca e ricotta:

  • 1 disco di pasta sfoglia rettangolare
  • 150g di ricotta
  • 50g di zucchero a velo
  • 2 mele annurca
  • burro q.b.
  • 1 uovo

Procedimento:

Per prima cosa, unire in una ciotola la ricotta setacciata e lo zucchero a velo. Mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Poi, tagliare il disco di pasta sfoglia in sei rettangoli uguali. Farcire la metà dei rettangoli con la ricotta.

Sbucciare e tagliare la mele annurca a dadini. Cuocere i dadini di mela annurca in una padella con burro e spezie a scelta. In questo caso, se graditi, si possono utilizzare cannella e fiori di garofano.

Aggiungere i dadini di mela alla ricotta e chiudere i rettangoli di pasta sfoglia con la metà non farcita. Sigillare con una forchetta. Incidere i rettangoli con il coltello e spennellarli con l’uovo sbattuto. Infornare a 180°C in forno statico per 15-20 minuti. Fateli raffreddare prima di servire.

La ricetta è piuttosto semplice e può essere modificata a piacimento, cambiando le spezie o la farcitura. Per una versione ancora più golosa è possibile aggiungere alla ricotta gocce di cioccolato fondente.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.