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Facebook, utenti ingannati: sanzione da 5 milioni

Lo scorso 21 gennaio l’Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Facebook “per non aver attuato quanto prescritto nel proprio provvedimento del 29 novembre 2018”. Il procedimento avviato condurrà molto probabilmente ad una sanzione amministrativa pecuniaria di circa 5 milioni di euro.

Attraverso un comunicato, l’Authority ha precisato che “con tale decisione l’Autorità aveva accertato la scorrettezza della pratica commerciale di Facebook di omessa adeguata informativa agli utenti consumatori, in sede di registrazione al social network, della raccolta e dell’utilizzo a fini commerciali dei dati da essi forniti e, più in generale, delle finalità remunerative sottese al servizio, viceversa enfatizzandone la gratuità”.

La sanzione è motivata dal fatto che le informazioni fornite dai dati degli utenti del social network nei profili ad uso commerciale e per finalità di marketing, acquista un valore economico tale da creare l’esistenza di un rapporto di consumo, nonostante la mancanza di corrispettivo monetario. Il provvedimento è stato inoltre confermato dal Tar.

L’Autorità aveva inoltre vietato il proseguire della pratica ingannevole nei confronti dei consumatori e stabilito l’obbligo della società di rettificare con una dichiarazione pubblica sulla homepage del sito internet aziendale per l’Italia, sull’app Facebook e sulla pagina personale di ciascun utente italiano registrato.

In effetti, la rimozione del claim “è gratis e lo sarà per sempre” dalla home page è stata effettuata, ma secondo l’Antitrust l’utente continua ad essere ingannato perché non informato adeguatamente dalla società riguardo alla raccolta ed all’utilizzo dei propri dati con finalità remunerative. Ad oggi, inoltre, nessuna dichiarazione rettificativa risulta essere stata pubblicata.