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Fabricius: app per decifrare i geroglifici

Google lancia il primo strumento digitale che utilizza la tecnologia del machine learning; lo scopo è di fornire un metodo veloce per decifrare i geroglifici degli antichi Egizi. La nuova app si chiama Fabricius.

Utilizzando questa antica scrittura si possono addirittura comporre e inviare i messaggi. Si tratta di uno strumento basato sull’intelligenza artificiale e pensato per avvicinare gli utenti alla lingua egiziana in maniera semplice e interattiva.

La nuova app è stata creata a 221 anni dalla scoperta in Egitto della Stele di Rosetta, uno strumento che permise di decifrare i geroglifici degli antichi Egizi con un’accuratezza senza precedenti.

La teconologia usata con questo nuovo strumento digitale è la tecnologia AutoML di Google Cloud, AutoML Vision, per creare un modello di machine learning capace di dare un senso a ogni geroglifico. Oggi, AutoML Vision permette agli sviluppatori di “allenare” una macchina in modo semplice, così da riconoscere tutte le tipologie di oggetto; in passato, invece, per fare questo sarebbero serviti un team di Data Scientists, molti codici, e molto tempo.

Fabricius prende il nome dal fondatore dell’epigrafia (lo studio delle antiche iscrizioni) Johann Albert Fabricius, bibliotecario e bibliografo tedesco scomparso nel 1736.

Disponibile sia in inglese che in arabo, è stato creato in collaborazione con il Centro di Egittologia australiano della Macquarie University, Psycle Interactive, Ubisoft e egittologi di tutto il mondo.

Si possono esplorare anche le storie sulle meraviglie dell’antico Egitto, incluse quelle del famoso Re Tutankhamun, della Piramide di Giza e del Libro dei Morti.

Sono ben tre i differenti percorsi che offrirà Fabricius, due di questi di natura ludico-educativa. Si potrà, infatti, imparare la lingua dell’antico Egitto attraverso un guida in sei passaggi. Il secondo metodo ludico riguarda la possibilità di giocare traducendo parole e messaggi in geroglifici.  C’è anche il terzo metodo di utilizzare Fabricius, e cioè per chi si dedica alla decodificazione di geroglifici per la ricerca accademica.