Entro luglio del 2015 sarà completato il vettore spaziale che rientra nella missione Exo Mars 2016, con il quale l’Europa torna a prendere in considerazione l’esplorazione su Marte, alla ricerca di nuove forme di vita. L’Italia ha in tale scenario un ruolo da protagonista grazie all’operatività dell’Agenzia Spaziale Italiana e il suo comparto industriale, nello specifico con il contributo della Thales Alenia Space.
La missione Exo Mars 2016 è il primo dei due moduli dell’intero programma Exo Mars, con il quale l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si prefigge l’obiettivo di reperire nuova vita sul pianeta rosso: il veicolo che è parte essenziale di questa prima fase del progetto è costituito dal modulo orbitante TGO, acronimo che sta per Trace Gas Orbiter, il cui compito principale sarà lo studio della superficie e l’atmosfera di Marte. Il veicolo in oggetto è altresì composto da un secondo modulo, nel caso di specie dal modulo di discesa EDM, che avrà l’obiettivo di testare la discesa su Marte in vista della seconda missione, Exo Mars 2018.
L’EDM sta vedendo la sua realizzazione negli stabilimenti di Torino della Thales Alenia Space in uno spazio quasi a-settico per evitare che i batteri terrestri possano contaminarlo, inquinando in tal maniera l’ambiente del pianeta rosso. A febbraio sarà trasportato a Cannes insieme con il primo modulo per essere entrambi sottoposti ad una serie di test meccanici e termici: entro luglio prossimo sarà realizzata la loro configurazione di lancio per ulteriori esami meccanici e ad ottobre saranno invece smontati e inviati a Baikonour, in Kazakistan, in prossimità del lancio stimato per gennaio 2016.