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Ex mistress estromessa dalla politica: Mi sento discriminata

Doha Zaghi, l’ex mistress estromessa dalla politica da Carlo Calenda è sicuramente il personaggio del momento. In una intervista a Fanpage esprime il suo rammarico per l’esclusione dalla lista dei candidati al consiglio comunale di Como: “Mi sento discriminata”.

Il suo nome è  Doha Zaghi, la candidata al Consiglio Comunale di Como per Azione estromessa da Carlo Calenda per i suoi trascorsi da dominatrice. In alcuni video anche rappresentazioni blasfeme.

Doha Zaghi, in arte Lady Demonique, dominatrice 31enne, è una mistress protagonista di video hot

Doha Zaghi, in arte Lady Demonique, dominatrice 31enne, è una mistress protagonista di filmati a luci rosse in alcuni dei quali pare abbia addirittura atteggiamenti blasfemi. Il caos è scoppiato però dopo l’estromissione dalla lista.

“Mi hanno rimossa -racconta a Fanpage- , me l’ha comunicato uno dei referenti di Azione. In realtà volevano uscire con un comunicato stampa concordato ma io non concordo nulla. Mi sembra tutto assurdo, specie chi pensa che io stia cercando visibilità. Anche perché attività politica per Como l’ho iniziata ben prima di candidarmi per eventi culturali, incontrando associazioni e lavorando alla campagna elettorale. Ho meno problemi nel girare video.

Un’atteggiamento che non si aspettava come sottolinea dopo aver riferito che sono stati i giornalisti proprio a indagare sul suo passato: “Avrei sperato di no ma conoscendo la sinistra era prevedibile. Non avrei mai pensato che ci si relazionasse a colpi di tweet”.

Si sente discriminata: “So in che società viviamo ma non pensavo arrivasse dal mio stesso partito con l’estromissione dalle elezioni”. L’attenzione si sposta sul ruolo di dominatrice, lo spiega così: “Ho tantissimi schiavi, specialmente online, che acquistano video e altrettanti che vengono a farsi torturare”. Cose che insomma turbano la politica: “Il fatto che ci siano dei video blasfemi. Ma questa cosa non mi appartiene nel quotidiano, non faccio riti satanici. I video dove insceno situazioni blasfeme con crocifissi li produco perché ci sono persone che li acquistano. Altrimenti non li farei: perché dovrei girare video che restano invenduti? Ci sono poi problemi in termini fiscali perché io ho dichiarato che ricevo regali. Altrove invece mie stesse colleghe hanno la partita iva e vengono pagate regolarmente e pagano le tasse. La mistress, giuridicamente parlando, non è una professione”.