Una giornata da ricordare agli europei di short track di Danzica. Sul suolo polacco, la formazione azzurra ha dato il meglio di sé, dimostrando una grande preparazione, sia nell’individuale che nelle staffette.
Lo Short track: uno sport nel quale primeggiano gli azzurri
Lo short track, letteralmente pista corta, è una tipologia di pattinaggio su ghiaccio, che si basa sulla velocità. In questo sport un numero definito di pattinatori, in genere da 3 a 9, pattinano allo stesso tempo su una pista al coperto.
Il tricolore s’impone in terra polacca, conquistando 3 medaglie. La prima viene conquistata da Pietro Sighel, pattinatore 21enne; dopo essere arrivato secondo nei 500 metri, conquista l’argento nell’overall. Un risultato nella classifica overall maschile degli Europei che l’Italia non raggiungeva da ben 11 anni, una conquista molto importante.
Sighel porta a casa un risultato invidiabile, piazzandosi sul podio tra il russo Elistratov, oro, e l’olandese De Laat, bronzo. Fino a qualche giorno fa l’atleta 21enne non aveva ottenuto un riconoscimento così importante, in due giorni è riuscito a segnare un risultato di enorme rilievo, portando l’Italia ad un livello superiore in questo sport.
A sancire ulteriormente, e in maniera definitiva questa giornata di successi, c’è il quartetto femminile che conquista il terzo posto durante la finale dietro a Francia e Olanda. Martina Valcepina, Cynthia Mascitto, Gloria Ioriatti, Elena Viviani ed Arianna Sighel si aggiudicano il terzo posto sul podio, portando a casa la medaglia di bronzo.
Migliore la performance degli uomini che, secondi solo all’Olanda, ottengono la medaglia d’argento. Sul podio troviamo l’agguerrito Pietro Sighel, nel quartetto con Andrea Cassinelli, Yuri Confortola e Luca Spechenhauser.
Una sfida avvincente, che vede una serie di risultati molto importanti per l’Italia. Quest’ultima riesce ad emergere in uno sport che è proprio della tradizione di altri paesi del mondo; nonostante ciò la grinta, la preparazione e l’impegno mostrato dagli atleti azzurri hanno dimostrato che l’amore per la disciplina, assieme alla volontà di emergere, può portare al raggiungimento dei risultati più alti.