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Estate del 1561, tremava il regno di Napoli

Nell’estate del 1561 è successo un evento che da una parte resta ancora un mistero, una forte sequenza sismica colpì l’Italia meridionale, allora il Regno di Napoli governato dagli spagnoli.

Accadeva oggi l’evento sismico del 19 agosto dell’estate del 1561 nel Vallo di Diano

L’evento sismico dell’estate del 1561 è stato anticipato da un primo evento sismico meno di tre settimane prima, il primo ebbe come epicentro Buccino, poco lontano da Polla. Nel primo l’evento si erano registrati  circa un centinaio di morti nella sola Buccino. A Buccino diverse strutture vennero seriamente danneggiate e moltissime abitazioni, all’incirca 200, vennero completamente rase al suolo.

In altri punti i danni sono stati abbastanza contenuti, nonostante le aree colpite fossero in diverse zone.

Ma torniamo a parlare dell’estate del 1561, del principale evento sismico.

Sia la tradizione sismologica italiana che gli ultimi cataloghi collocano il Vallo di Diano, bacino intermontano a bassa sismicità 100 km a sud-est di Napoli. Esploriamo l’ipotesi che la percezione attuale del terremoto del 1561 sia distorta dalla natura del dataset storico da cui sono stati valutati i suoi parametri e che derivano per lo più da un’unica fonte primaria, sebbene molto dettagliata. Presentiamo e discutiamo diversi resoconti originali precedentemente non considerati. I vari risultati mettono in dubbio l’interpretazione tradizionale del terremoto, che avrebbe potuto essere una scossa principale del Vallo di Diano o diversi forti terremoti all’interno di una finestra spazio-temporale abbastanza allargata e compatta da consentire agli spettatori contemporanei di percepirli come uno. Indubbiamente, c’è molto di più nel terremoto o nei terremoti dell’estate del 1561 di quanto apparisse in precedenza.

Il secondo evento sismico ha toccato anche laddove il primo aveva portato eventi catastrofici.

A Napoli la scossa fu percepita, ma restò intatta dal tragico evento di quell’estate

Bisogna augurarsi che lo sforzo del non dimenticare mai continui  e che ricordarci di questo tragico evento riaccenda l’interesse della comunità sismologica per questo episodio sismico, la cui conoscenza è ancora lontana dall’essere completa.