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Erdogan contro Macron: islamici vittima di persecuzioni

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan attacca il presidente francese Emmanuel Macron. A valle delle ultime dichiarazioni dell’inquilino dell’Eliseo, il presidente turco denuncia una vera e propria islamofobia da parte dei paesi europei.

Nelle ultime ore, Erdogan, ha infatti dichiarato di osservare una vera e propria campagna d’odio in Europa contro i musulmani assimilabile, secondo lui, alla persecuzione ebraica avvenuta durante l’era nazi-fascista.

Secondo il turco l’odio verso la popolazione musulmana sarebbe promosso dagli stessi capi di stato, in primis Macron. E’ questo il motivo per il quale ha invitato i suoi connazionali a non acquistare prodotti di origine francese. Un invito, questo, che ha tutto il sapore di un boicottaggio.

L’allusione alla persecuzione ebraica e al periodo nazista non è passata inosservata agli occhi dei vari capi di stato europei.  Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, durante una conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che le affermazioni di Erdogan ai danni di Emmanuel Macron sono da reputarsi “diffamatorie ed inaccettabili”.

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha affermato che il suo Paese si schiera con la Francia “per la libertà di parola e contro l’estremismo ed il radicalismo”.

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha espresso, mediante un tweet, la sua solidarietà al presidente francese, queste le sue parole: «Le parole rivolte dal presidente Erdogan al presidente Macron sono inaccettabili. Le invettive personali non aiutano l’agenda positiva che l’Ue vuole perseguire con la Turchia ma, al contrario, allontanano le soluzioni. Piena solidarietà al presidente Emmanuel Macron».

Dura, anche, la reazione di Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme. Il direttore ha dapprima ironizzato sulle dichiarazioni di Erdogan definendolo un grande esperto di storia, per poi affermare con assoluta serietà, che in alcun modo si può paragonare le condizioni di cui beneficiano i musulmani oggi in Francia con quelle degli ebrei in Europa 80 anni fa.

Nel frattempo il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano, ha ricordato l’importanza delle relazioni con Ankara, incitando alla diplomazia come strumento per allentare le tensioni, ribadendo che prima di prendere decisioni a lungo termine bisogna analizzare con calma le conseguenze. Quanto all’appello a boicottare i prodotti francesi “non è stato avallato da alcun governo”, ha commentato secco il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer.