A Ercolano, in provincia di Napoli, non ci sono più scuse per inquinare con l’olio usato in cucina. Da pochi giorni infatti, il Forum dei Giovani di Ercolano, in collaborazione con la ditta Projeco e con Don Riccardo Coppola, ha installato presso la Parrocchia del Santissimo Rosario un contenitore per la raccolta degli oli vegetali esausti.
Tutti i cittadini ercolanesi sono invitati al corso Italia per compiere un gesto utile per l’ambiente, realizzabile in pochi passaggi: occorre munirsi di una tanica qualsiasi nella quale versare, dopo averlo fatto raffreddare, l’olio delle fritture e dei cibi in scatola. Una volta riempito, il contenitore pieno va portato nella stazione di conferimento per svuotarlo nell’apposita cisterna. Questione di minuti e il gioco è fatto. L’ambiente verrà così salvato da almeno una parte di quei circa 5 litri d’olio a testa che l’uomo gli restituisce ogni anno, inquinando i pozzi potabili, i fiori e le piante, gli specchi d’acqua, i depuratori e le reti fognarie.
Non mancano gli argomenti per convincere anche i meno ambientalisti. Se i prati verdi e le colline in fiore proprio non riescono a fare breccia nei cuori di chi continua a versare tutto negli scarichi di casa, attirerà forse maggiore attenzione l’idea di poter combattere in qualche modo il rincaro della benzina. L’olio esausto raccolto infatti, può essere riciclato per farne Biodiesel, ossia un combustibile ottenuto da fonti rinnovabili, come appunto gli oli vegetali, che è simile a quello derivato dal petrolio, il gasolio.
I giovani di Ercolano guardano già al prossimo obiettivo. A spiegarlo è la coordinatrice del Forum Emanuela Borrelli: “il forum dei giovani ha sempre cercato di offrire il proprio contributo in merito alla tematica ambientale, con seminari, iniziative di sensibilizzazione, raccolta firme e tanto altro. La raccolta degli oli esausti vuole integrarsi con quella già avviata, precedentemente, dall’amministrazione, e si rivolge ai privati. Speriamo a breve di installare la totalità dei bidoni in nostro possesso, e di partire in seguito con una mirata e congrua campagna di sensibilizzazione sul territorio”. Dedizione e impegno di giovani ‘mai esausti’.