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Emergenza rifiuti: la beffa Tari.

Napoli, 25 giugno 2019: non sembra ancora essersi risolto definitivamente il problema dei rifiuti.

L’emergenza rifiuti non smette di affliggere i partenopei, i quali si vedono costretti a pagare ulteriori tasse, affinché la spazzatura che infesta le vie della città venga smaltita.

Per ovviare al problema, i cittadini sono stati infatti invitati a pagare un’esorbitante imposta.

Ad ogni modo, lo stesso sistema fiscale adottato sembra non dare i risultati sperati, rivelando alcune falle al suo interno.

Ai napoletani è difatti stato dato un ultimatum per l’ultimo versamento, il denaro deve essere consegnato non oltre la data del 30 giugno 2019.

Tuttavia, ben 80 000 avvisi di pagamento non sono mai giunti a destinazione, ossia presso le dimore dei contribuenti.

Il comune ha appena annunciato che dovranno essere gli stessi abitanti a prendere nota dei loro debiti e a porvi rimedio, calcolando l’importo della tassa e compilando un modello F24. A nessuno è consentito di commettere errori, pena provvedimento burocratico.

I cittadini hanno dunque l’obbligo di ricompensare un servizio di raccolta di rifiuti che si è dimostrato finora del tutto inefficiente, oltre a un’amministrazione che sembra non avere cura né rispetto dei suoi clienti.

Come se ciò non bastasse, il prezzo delle imposte continua a crescere inesorabilmente. L’ultimo aumento è stato varato a marzo, nonostante le quote richieste corrispondessero già a cifre da capogiro.

Stamane, i quotidiani e altri notiziari riportano titoli altisonanti per descrivere la squallida situazione venutasi a creare nella metropoli, tra tutti, il più diffuso è il motto: oltre al danno, la beffa.