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Emergenza Covid: scuole chiuse in Campania dal 1 marzo

Novità importanti per la scuola in Campania. A partire da lunedì 1 marzo, le scuole resteranno chiuse e si tornerà alla didattica a distanza anche per le medie e le superiori. Tale provvedimento si rende necessario per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

A diffondere la notizia è il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, durante l’aggiornamento sui social relativo allo stato del contagio del Covid-19. A regolare queste chiusure è l’ordinanza regionale numero 6 del 27 febbraio 2021.

L’ordinanza contiene le motivazioni precise di tale provvedimento, in modo da evitare  ricorsi al Tar. Nei prossimi giorni il comitato tecnico scientifico, richiesto dai governatori delle regioni italiane, presenterà una valutazione sulla situazione epidemiologia nelle scuole, a causa della diffusione delle nuove varianti del Coronavirus.

Le dichiarazioni di De Luca durante la diretta facebook sull’emergenza sanitaria

Vincenzo De Luca evidenza la necessità di fare della scuola un posto sicuro e non un luogo nel quale rischiare: “C’è alto rischio a causa delle varianti del virus e non possiamo più esporci alla possibilità di contrarlo. Ringrazio il personale scolastico ma non è possibile andare avanti così. Chiudiamo perché dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Abbiamo 114mila prenotazioni e ne abbiamo vaccinati 28mila con 142mila dosi disponibili. Dunque abbiamo la possibilità, per marzo, di completare la vaccinazione del personale scolastico. Poi parleremo della riapertura delle scuole”.

Queste le parole usate da De Luca durante la diretta facebook sullo stato della pandemia. Il governatore della Campania ha mosso aspre critiche ai movimenti ‘No Dad’, i quali contestano tale modalità. 

A questo proposito De Luca ha aggiunto: “Abbiamo registrato in queste ore, in particolare nelle scuole di Napoli la presenza di variante inglese, credo sui positivi almeno 6 casi di variante inglese. Non credo che dobbiamo aspettare che ci sia un’epidemia diffusa di Covid anche fra i ragazzi di 10, 15 o 18 anni, con buona pace di qualche comitato sempre pronto a fare ricorsi al Tar. Siamo arrivati ad avere i casi. Dobbiamo far fronte alle varianti emerse e dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Sono due motivi precisi, chiari, che non hanno nulla di ideologico e sono indifferenti alla logica della lamentela continua”.

Una situazione complessa, che necessita di tutele adeguate per il bene degli studenti e del personale scolastico.