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Elezioni presidente della Repubblica, voti ad Alberto Angela e Bruno Vespa

Ore cariche di trepidazione ma che, almeno per il momento, non danno grandi risultati. Infatti, si va verso la fumata nera al primo scrutinio per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica. La prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni nell’Aula di Montecitorio è terminata. Tra i  votati, figura anche il nome di Bruno Vespa.

Le prime tre votazioni prevedono l’elezione a maggioranza di due terzi dei componenti, cioè 672 voti. Dopo i grandi elettori, che hanno richiesto di anticipare il voto a per ragioni di salute . Il primo a farlo è stato Umberto Bossi: “Draghi? Un nome che può uscire alla fine”, ha detto il senatur. Sono stati convocati i senatori a vita: Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Mentre tra gli assenti, figurano: Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.

La votazione è andata avanti in ordine alfabetico, dopo i senatori a vita e i senatori, è toccato ai deputati e, un seguito, ai delegati regionali. Nel frattempo, nel parcheggio di Montecitorio, in via della Missione, è stato realizzato un drive-in, pensato per consentire ai grandi elettori positivi al Covid di votare.

Qui è stata rimandata la deputata No Vax del Gruppo misto, Sara Cunial, che voleva di entrare poiché sprovvista di Green Pass e quindi impossibilitata a votare in Aula.

Attualmente, i partiti sono ancora incerti sul nome da proporre. Il quorum è fissato a 672, ma domani il numero degli elettori dovrebbe tornare a 1009 perché la Camera è convocata alle 12 per eleggere il sostituto del deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano, venuto a mancare ieri.

E mentre aumentano le quotazioni di Mario Draghi, che se fosse eletto al Quirinale dovrebbe lasciare Palazzo Chigi, Pd, Movimento 5 Stelle e Leu dopo l’ultimo incontro di stamattina tra Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno confermato che oggi alla prima votazione avrebbero consegnato la scheda bianca.

Intanto, gli incontri tra i leader dei partiti più importanti si sono susseguiti senza sosta.

Le dichiarazioni dei diversi esponenti politici

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un colloquio con il segretario del Pd, Enrico Letta. Da Palazzo Chigi e dal Nazareno hanno risposto con un “no commenti” alla notizia. In mattinata anche Matteo Salvini ha incontrato Draghi e nel pomeriggio il segretario dem (“Si è aperto un dialogo”, fanno sapere Lega e Pd con una prima nota congiunta), e infine il capo del M5S, Giuseppe Conte.

Nel centrodestra ora, dopo l’annuncio del ritiro di Silvio Berlusconi, si chiedono chi proporre come candidato. “Sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una ma diverse proposte di qualità”, ha annunciato il leader leghista.

Mentre Giorgia Meloni ha reso noto che che il candidato di Fratelli d’Italia è il magistrato Carlo Nordio. Anche FdI, comunque, ha votato scheda bianca e anche la Lega e Forza Italia sono predisposti a seguire lo stesso indirizzo. Azione e + Europa sostengono Marta Cartabia.

Voti anche per Bruno Vespa e Alberto Angela

Elisabetta Belloni, capo del Dis, Alberto Angelo (due volte), Antonio Tajani, Umberto Bossi, Paolo Maddalena, i deputati Antonio Tasso ed Ettore Rosato, Pierluigi Bersani e Antonio Martino sono i primi nomi votati per il Presidente della Repubblica che interrompono l’elenco di schede bianche. Un voto è andato anche a Amedeo Sebastiani in arte Amadeus e uno anche al giornalista Bruno Vespa.