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sabato, 3 Giugno 2023

Elezioni Brasile: la situazione post-voto

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Erminia Voccia
Erminia Vocciahttps://www.21secolo.news
Ha conseguito la laurea magistrale in “Relazioni Internazionali” presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, si interessa di politica mondiale e di temi legati al rispetto dei diritti umani. Ama leggere, viaggiare e conoscere culture diverse. Crede nell’ informazione come servizio per un mondo meno distratto e più consapevole.

BRASILE- Il 26 ottobre è stato il giorno delle elezioni presidenziali in Brasile. Dopo una campagna elettorale che ha assunto dei toni anche molto accesi, la presidente uscente, esponente della sinistra brasiliana, Dilma Rousseff, del Partito dei lavoratori, è stata riconfermata alla guida del Paese, ottenendo il 51,64% dei voti. Il candidato conservatore Aecio Neves, arrivato secondo al ballottaggio, ha raggiunto invece il 48,36% delle preferenze. I dati elettorali riportano un tasso di astensionismo del 21,1%. Si sono recati alle urne quasi 143 milioni di persone, pari al 78,9% degli aventi diritto.

elezioni brasileI risultati di queste presidenziali 2014 ci consegnano la fotografia di un paese spaccato letteralmente a metà. Non la pensa così la Rousseff, per la quale invece il Brasile è mosso da un sentimento comune di ripresa e rinascita. “Sono disponibile al dialogo, e questo sarà il mio impegno per questo secondo mandato: dialogare” ha dichiarato la presidente subito dopo la rielezione, aprendo alla possibilità di collaborazione con il centro destra. “Il desiderio dei brasiliani – ha proseguito – è creare le basi per un futuro migliore. Invece di servire ad ampliare le divergenze, ho la speranza che questa energia che abbiamo mobilitato, sia utile alla costruzione di ponti”.

L’esito delle elezioni ha pesato sulla Borsa di San Paolo, che ha chiuso oggi con un calo del 5,28% dell’indice Ibovespa, dopo aver registrato ad inizio giornata una perdita pari quasi al 6%. La moneta brasiliana, il real, ha perso valore nei confronti del dollaro americano, il quale ha raggiunto il prezzo più alto dal 2008 ad oggi, arrivando alla quotazione di 2,56. La Rousseff, che ha tenuto in mano le redini del paese dal 2011 ad oggi, ha deluso le aspettative dei mercati scegliendo la strada degli investimenti a quella delle liberalizzazioni. “Più mercato e meno Stato” chiedono gli investitori, richiesta che pare destinata a non avere risposta neanche con questo secondo mandato.

Il Brasile è un ormai un Paese in piena crisi economica, nonostante qualche anno fa sia stato annoverato tra le economie di maggiore successo a livello internazionale: la B del famoso acronimo “BRICS” (appunto Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Fino all’ anno 2010, quello precedente alla elezione della Rousseff, l’economia brasiliana cresceva a ritmi molto sostenuti: intorno al 7,5 %. Per quest’anno invece le stime sono dello 0,5%, un calo a dir poco vertiginoso. In questo difficile contesto Dilma Rousseff ha promesso al suo popolo di essere un presidente migliore di quanto sia stata sinora. La sua rielezione è comunque stata accolta con molto entusiasmo da parte del popolo brasiliano.

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