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Edouard Manet: 30 Aprile 1883, l’addio ad un noto pittore

Edouard Manet è uno dei più grandi pittori francesi della seconda metà dell’Ottocento. Manet nasce a Parigi, nel 1832, da una famiglia borghese. Durante la sua vita, sembra destinato a diventare giudice, come il padre, ma, appassionato di arte fin da giovane, per non intraprendere gli studi giuridici, decide di partire come marinaio. A diciott’anni inizia a frequentare l’atelier del pittore Thomas Couture. Ma egli non accetta la postura dei modelli tradizionali, cosi’ decide di dipingere i suoi soggetti in pose quotidiane per ottenere pose più realistiche.

Le sue opere sono considerate spesso scandalose, come Olympia ispirata alla Maya Desnuda di Goya. Fortunatamente, lo scrittore Emile Zola, amico di Manet, lo difenderà con coraggio. Del resto, Edouard Manet nella sua carriera sembra avere un ottimo rapporto con gli scrittori: sia il poeta Baudelaire, che Mallarmé, in più occasioni appoggeranno e difenderanno le scelte del controverso artista.

Inoltre, Manet fu molto amico di maestri dell’impressionismo come Degas, Monet e Cézanne, che, come lui, passano i pomeriggi al caffè Guerbois. Ciò nonostante, pur apprezzando il loro lavoro, non parteciperà mai alle mostre impressioniste, preferendo la via ufficiale del Salon come mezzo per affermarsi nel panorama artistico nazionale.

Manet non perse mai occasione per sottolineare quanto la sua arte fosse diversa da quella dei giovani impressionisti. Eppure, se non ci fosse stato Manet, forse l’impressionismo non sarebbe mai nato. Fu lui, infatti, che per primo uscì dagli atelier per dipingere la realtà così come appariva all’occhio, ritraendola dal vero, all’aperto. E fu lui che rinnegò per primo l’uso tradizionale del chiaroscuro e della prospettiva, mostrando al mondo che un altro modo di fare arte fosse possibile.