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Economia: lockdown a Natale è allarme per il commercio

La seconda ondata del Covid-19 provocherebbe danni irreversibili sull’economia del nostro paese, a dirlo con i dati ISTAT e le statistiche della confcommercio che non fanno ben sperare per il futuro economico del paese. Se siamo riusciti ad ottemperare alle vertiginose perdite della primavera grazie all’estate stavolta rialzarsi sarà un incubo.

Nel dettaglio, un eventuale lockdown nel periodo delle feste brucerebbe circa 25 miliardi  di spesa delle famiglie.  È a quanto emerge dal rapporto Censis-Confimprese (il valore sociale dei consumi) , che indica nel natale l’orizzonte massimo di tenuta psicologica degli italiani di fronte a nuove  e rigidissime restrizioni.

A fine anno infatti,  a causa della seconda ondata di vincoli in aggiunta al primo lockdown, si stima un crollo dei consumi per un valore complessivo di 229 miliardi di euro (19,5% in termini reali in un anno) ,  a cui sarebbe associato un taglio potenziale di 5 milioni di posti di lavori. Il solo retail subirà una sforbiciata di 95 miliardi di fatturato (-21, 6%) e nel comparto si rischia la perdita di oltre 700.000 addetti.

Giornata nera per Piazza Affari (-4%), come per le altre principali Borse europee e in linea coi cali a Wall Street, con la paura delle ripercussioni della seconda ondata di Covid. A Milano il listino principale ha chiuso tutto in rosso, tranne che per Saipem (+1,1%), nonostante i conti e mentre punta al tunnel sullo Stretto. In calo gli altri petroliferi, da Eni (-3,5%) a Tenaris (-3%), col greggio che precipita (wti -6%) a 37,2 dollari al barile.

Il periodo che precede le feste dunque è di vitale importanza per l incremento dell economia, che vivrà  con un eventuale lockdown netto a dicembre, un allarme ancora più grande di questo già avvenuto.  Novembre e dicembre sono infatti i mesi  commercialmente molto attivi, sia per il consumo sia per il turismo e per tale motivo sarà necessario cercare di limitare quanto meno i danni  che subiremo da qui al nuovo anno 2020/2021.