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Economia: 2021 sarà l’anno di una lenta e graduale ripresa

Il 2020 passerà agli annali come un anno da dimenticare, che ha fatto registrare un’importante regressione all’economia mondiale.

Un anno in cui di normale c’è stato ben poco, dove le persone hanno dovuto abituarsi ad un nuovo modo di vivere per far fronte all’epidemia Covid-19.

Economia: quali prospettive future?

È stato l’anno delle chiusure, che i commercianti hanno dovuto accettare per cause di forza maggiore. L’Italia, da un mese e mezzo a questa parte ha optato per il sistema a semaforo, consapevole di non poter affrontare un secondo lockdown generale come quello di marzo-aprile scorso.

Nel frattempo alcuni paesi europei come Germania, Inghilterra e Olanda, se prima avevano adottato una linea più leggera, da qualche giorno hanno proclamato lockdown generale, visto il notevole rialzo del numero dei contagi e terapie intensive.

A questo punto ci si chiede: il 2021 sarà come il 2020, oppure ci sarà una ripresa lenta e graduale?

Certamente la distribuzione dei vaccini anti Covid (in Italia dal prossimo 27 dicembre) può dare un segnale di speranza. I risultati però non si vedranno in maniera immediata. Nel primo trimestre infatti, tra distribuzione di dosi e numero di vaccinati ancora ridotto, non si vedranno grossi miglioramenti. Già a partire da maggio, le cose potrebbero cambiare in maniera significativa.

Il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, rassicura: “Entro la fine della prossima estate potremmo raggiungere i 42 milioni di vaccinati in Italia, soglia individuata per la cosiddetta immunità di gregge”.

Seguendo l’esempio della Cina, ci si augura che lentamente potremo uscire dalla pandemia. Infatti la Cina, avendo somministrato i vaccini da agosto, adesso è l’unico paese in cui il PIL è tornato a crescere e l’economia è tornata quella pre-Covid, tanto che si parla di “miracolo cinese”.

Dunque, da questo punto di vista, si comincerebbe ad intravedere la cosiddetta luce in fondo al tunnel. Il 2020 ha portato regressione e un elevato tasso di disoccupazione ma, con un’efficace campagna di vaccinazione e collaborazione da parte di tutti, la ripresa sarà più veloce.

Dopotutto se nell’anno ancora in corso si è toccato il fondo, più in basso non si può andare. Per forza di cose, il 2021 può e deve essere l’anno della crescita, del riscatto da un anno che ha portato tanta negatività e sconforto.