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EAV, mancato adeguamento, possibile riduzione velocità

L’EAV entro luglio dovrà adeguarsi ai parametri di sicurezza imposti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Sarà tenuta in pratica ad applicare il Sistema di controllo della marcia treno, che consente al convoglio in transito di sapere se un passaggio a livello funziona o no, se ci sono ostacoli lungo i binari, se bisogna rallentare in determinati tratti. Nuove tecnologie, insomma, che per ora l’EAV non utilizza. Se continuerà a non farlo, l’Agenzia imporrà un limite di velocità ai convogli molto più basso dell’attuale: 50 chilometri orari (ora si viaggia a 70 ed a volte anche 90).

La velocità massima dei treni della vesuviana, scenderà dunque da 90 a 50 km, per effetto del passaggio di competenze del ministero, all’agenzia di sicurezza ferroviaria; a tal proposito protestano i sindaci, che chiedono l’intervento del Ministro Danilo Toninelli. 

Ovviamente i tempi di percorrenza saranno più lunghi, e le corse ridotte; sarà questo lo scenario con il quale dovranno fare i conti i numerosissimi pendolari della Campania. 

Dal prossimo primo luglio, all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, subentrerà il ministero dei trasporti. È opportuno precisare che i nuovi limiti di velocità sono dovuti al mancato adeguamento dell’EAV al nuovo sistema di controllo ad alta tecnologia, scattato lo scorso 2017, a seguito del disastro ferroviario di Andria. Intanto il caso sbarca in Parlamento, con le interrogazioni di Pentangelo e De Luca, mentre tanti sindaci si rivolgono direttamente al Ministro Toninelli, appellandosi soprattutto alla forte vocazione turistica delle località in questione e ai tantissimi pendolari che quotidianamente utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. 

Ricordiamo che, l’EAV, nello specifico, dovrà applicare il sistema Smct, ovvero il sistema di controllo della marcia treno, che consente al treno di transito di sapere se un passaggio a livello funziona o no, se ci sono ostacoli lungo i binari, se bisogna rallentare lungo determinati tratti. Se ciò non avverrà entro luglio, l’Agenzia per la sicurezza, imporrà un limite di velocità ai convogli nettamente inferiore rispetto a quello attuale di 50 chilometri orari.