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È morto Michail Gorbačëv: “La fine di un’era”

È morto Michail Gorbačëv, aveva 91 anni; definito un leader globale “instancabile sostenitore della pace”, anche se non propriamente apprezzato in Russia. Secondo un sondaggio del 2021 citato dal Guardian, più del 70 per cento dei russi ritiene che sotto la sua guida il paese abbia preso una piega sbagliata.

La fine di un’era o l’inizio di una nuova storia, ha detto qualcuno.

Una notizia che ha fatto scalpore e che da ieri sera, non appena è stata resa nota, divide il mondo del web.

Ad annunciare la mortil Central Clinical Hospital della Russia, dove era ricoverato. “Questa notte, dopo una grave e prolungata malattia, Mikhail Sergeyevich Gorbaciov è morto”, così il comunicato diffuso dal nosocomio e riportato dalla Tass.

Dalla perestroika, al crollo del Muro di Berlino, dalla fine della guerra fredda, al disarmo nucleare, il ritiro dall’Afghanistan,  Gorbačëv ha vissuto da protagonista indiscusso una serie di eventi storici di notevole entità.

Ultimo presidente dell’Urss, prima di cedere il potere al suo rivale Boris Ieltsin.

Da ricordare l’approvazione della sopra citata Perestrojka (ristrutturazione) per assicurarsi l’appoggio dei nuovi tecnocrati, ma anche la cosiddetta glasnost (trasparenza) per attirare il mondo intellettuale. A quel tempo la trasparenza però, si scontrava sempre più con la perestrojka. Nonostante i dibattiti politici, il leader spentosi ieri a 91 anni, non si fermò e definì l’azione politica una vera e propria occasione, anche se accolta solo in parte.

 Michail Gorbačëv: storia ed eventi 

Il 26 dicembre si riunì per l’ultima volta il Soviet supremo, ratificò lo scioglimento dell’Urss, che cessò di esistere il 31 dicembre del 1991. 

Gorbačëv fu indiscusso protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’Urss e alla riunificazione della Germania. Quindi tutte le azioni politiche, seppur non sempre ben viste, portarono ad eventi di notevole entità di cui ancora oggi si dibatte.

Un ruolo ed una posizione difficile la sua, specie in Occidente dove fu amato e finito poi nell’oblìo: sia per il pubblico che per la classe politica dei diversi Paesi ha rappresentato il primo leader sovietico in apparenza decifrabile.

Sicuramente Michail Gorbačëv è ricordato anche per essere il primo leader sovietico ad aver incontrato un Pontefice, sottoscrivendo importanti trattati per il controllo degli armamenti.