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Drusilla Foer a Sanremo: Pillon dice no

Drusilla Foer sarà presente sul palco dell’Ariston, come co-conduttrice del Festival di Sanremo, ma la scelta suscita qualche perplessità.

A far sentire la propria voce oggi il senatore leghista Simone Pillon, che su Facebook ha scritto: “Com’era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori”; Pillon ha poi proseguito dichiarando: “Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva”.

Il senatore si è scagliato contro la scelta di Amadeus di affidare la co-conduzione a Drusilla Foer, amatissima dal pubblico.

Una polemica spinosa al centro della quale ancora una volta Amadeus, già ampiamente criticato in passato per altre scelte sempre relative al Festival che conduce.

Drusilla Foer, attrice, conduttrice, sceneggiatrice, pittrice, artista poliedrica ed istrionica, affiancherà Amadeus durante una delle cinque serate di Sanremo.

Drusilla Foer: polemiche e critiche sul web 

Ricordiamo che Drusilla Foer è lo pseudonimo di Gianluca Gori, conosciuto inizialmente come  fotografo.

Una scelta inclusiva quella di Sanremo, che come era prevedibile ha scatenato le polemiche del leghista Pillon, che con una ironia piuttosto tagliente, ha fortemente criticato Amadeus.

Le critiche del senatore non sono state condivise da gran parte del popolo del web, che in queste ultime ore ha preso le distanze dalle affermazioni rilasciate, ritenute omofobe.

Ricordiamo che la Foer è un personaggio amatissimo dal pubblico e interpretato in maniera eccezionale dall’attore toscano, che nel tempo non ha mai smesso di sorprendere, guadagnandosi consensi da parte del pubblico.

Negli scorsi mesi Pillon è stato più volte bersagliato anche dai Ferragnez in merito alla sua esultanza dopo l’affossamento del DDL Zan (ossia il disegno di legge sull’omotransfobia).

Questa volta la polemica riguarda una decisione che si profila come un segnale di cambiamento, ma che inevitabilmente scatena sterili polemiche. Sanremo non è solo il Festival della canzone italiana, ma è una vetrina di arte, spettacolo ed intrattenimento, al passo col tempo e con i cambiamenti della società.