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Dopo l’omicidio di Rosa Alfieri, Elpidio tenta la fortuna: così voleva pagarsi la fuga

Dopo l’omicidio di Rosa Alfieri, come se nulla fosse accaduto, Elpidio D’Ambra si è recato ad acquistare un gratta e vinci. Ad incastrarlo, le telecamere di videosorveglianza del tabaccaio che l’hanno ripreso a Frattamaggiore. L’uomo è tutt’ora in stato di fermo al carcere di Poggioreale dopo aver confessato l’efferato delitto.

È entrato nel locale con tranquillità, ha acquistato il gratta e vinci e, dopo aver constatato di non aver vinto, è uscito, con la stessa pacatezza. Elpidio D’Ambra, però, solo qualche istante prima aveva stretto una sciarpa intorno al collo della giovane Rosa Alfieri, 23 anni, sua vicina di casa. Il movente è tutt’ora da chiarire, poiché l’uomo ha dichiarato, nella sua confessione, di aver ucciso perché “delle voci glielo avevano ordinato”. Ha rigettato anche le accuse di violenza sessuale, non si sarebbe trattato di un delitto con movente carnale.

Elpidio ha, inoltre, confessato di essere un consumatore abituale di cocaina e di averne assunto 3 grammi dopo l’omicidio per dimenticare. È molto probabile che fosse in stato alterato quando si è recato al tabaccaio dopo l’omicidio. Gli organi di stampa ipotizzano che il suo sia stato un tentativo disperato di pagarsi la fuga dopo il terribile omicidio della giovane donna.

La ricostruzione dell’omicidio di Rosa Alfieri

La vicenda ha scosso terribilmente la comunità di Grumo Nevano. La giovane donna è stata picchiata e strangolata dopo essere tornata a casa dal lavoro, ad un solo piano di distanza dalla sua famiglia che l’aspettava. È stata trovata nel bagno dell’appartamento affittato da D’Ambra solo un paio di settimane prima, appartamento di proprietà della famiglia di Rosa.

Dalle prime indiscrezioni riguardo le dinamiche, Rosa sarebbe stata uccisa in salotto e poi, in un tentativo disperato dell’assassino, nascosta nel bagno, seminuda e con uno straccio nella bocca. La famiglia di Rosa avrebbe bussato più volte alla sua porta in cerca della figlia, ricevendo solo risposte sgarbate e agitate dell’assassino. Un amico di Elpidio, poi, con le chiavi dell’appartamento, è arrivato sulla scena quando lui aveva già lasciato la casa. In quel momento, la tragica scoperta: Rosa era senza vita.

L’uomo si è nascosto ed è sfuggito alle forze dell’ordine per 24 ore. È stato arrestato all’ospedale San Paolo a Fuorigrotta, in cui si era recato a causa di un malore, forse per via dell’abuso di stupefacenti.

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.