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Donne hostess: una nuova e più moderna concezione

Le donne hostess nell’immaginario comune sono sempre viste in camicia, tubino, tacchi e bella presenza. Ma tutto questo è frutto di decisioni che vengono imposte loro dall’alto.

Ma perché? Ovviamente, queste caratteristiche sono legate all’idea della donna e del ruolo che dovrebbe avere all’interno della società. Tuttavia, al tramonto del 2021, sorge spontaneo chiedersi se tutto ciò sia veramente necessario.

E questo interrogativo, per quanto semplice, non risulta affatto banale. Basti pensare ai requisiti della Malaysia Airline troviamo l’obbligo di utilizzare almeno tre sfumature diverse di ombretto sugli occhi. Un altro quesito piuttosto curioso.

A dare un vero scossone al mondo del trasporto aereo e all’immagine delle donne hostess, che sotto questo punto di vista risulta ancora troppo legata al passato, è stata la SkyUp Airlines: questa compagnia low cost con sede in Ucraina si è resa protagonista di un vero cambio di rotta. Letteralmente: al motto di “i tempi sono cambiati, le donne sono cambiate” la compagnia ha detto addio a tacchi e divise esageratamente aderenti.

Il capo del dipartimento di marketing, Marianna Grygorash, afferma: «abbiamo scoperto che nonostante l’immagine dell’assistente di volo donna sia molto romanzata, il loro lavoro richiede molta pratica fisica». Su questa linea, si inserisce quindi la nuova immagine dell’azienda. Il problema è stato dunque affrontato per vie traverse, perseguendo un cambiamento giustificato dalla necessaria “comodità” del vestiario, di certo non per dare un segnale sul bisogno di cambiare l’immagine trasmessa delle donne. Le hostess non possono smettere “di essere belle”.

Nonostante questo cambiamento abbia ricevuto un’importantissima attenzione mediatica, la SkyUp Airlines non è stata la prima compagnia aerea a cambiare le regole del gioco sull’aspetto estetico dei propri dipendenti. Infatti, già nel 2019 la popolare compagnia britannica Virgin Atlantic aveva scosso il settore in tal senso.

Queste piccole rivoluzioni all’interno dell’ambiente degli assistenti di volo stanno portando nella loro scia molte altre compagnie che iniziano ad alleggerire le misure in merito. Così, trascinano con sé non solo l’intero settore, ma anche, si spera per il prossimo futuro, una nuova e più moderna concezione della donna nel mondo.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.